1. Sola dal meccanico, ma.....


    Data: 28/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: PattyeFranco

    ... che era arrivato in un momento cruciale. Luigi, scusandosi si allontanò un attimo e andò verso il magazzino lasciandoci soli, a questo punto ne approfittai e raccontai brevemente a Franco quello che stava succedendo e a che punto eravamo arrivati, lui sorrise e mi disse: “L’ho immaginato subito, poi si vede quanto è preoccupato e spaventato lui, ma adesso che fai conto di fare? Se vuoi me ne vado e ti lascio continuare sola o resto e voglio vedere come si risolve la cosa, non mi dispiace certo partecipare, comunque avevi ragione è proprio un gran bel ragazzo, capisco il tuo essere incontenibile” poi mi prese la mano e mi fece toccare il suo cazzo, cavoli era già duro e credo già da molto, allora io gli risposi: “No, adesso che sei qua rimani, vediamo quando torna e poi in qualche sistema vedremo di continuare specialmente da dove mi sono fermata, ma dovrò prima calmarlo, garantito che si è preso un bel spavento, adesso aspetta qua che vado a cercarlo e vedo di calmarlo”, infatti andai in magazzino e appena dentro Luigi era seduto che guardava in alcune scattole, e senza dirgli tante parole, mi avvicinai e gli misi subito la lingua in bocca, la reazione fu normalissima e si tirò indietro, dicendomi subito: “ ma sei matta? C’è di là tuo marito e già ci è andata di culo che non ha capito, non vorrei che venisse fuori un casino”, io senza scompormi, gli risposi: “Vai tranquillo, non preoccuparti non c’è nessun problema, adesso vai fuori abbassi di nuovo la serranda con la scusa ...
    ... che è ora di chiusura e andiamo in ufficio con la scusa di fare il conto della spesa, e non preoccuparti di niente, poi mio marito è di mentalità aperta”, infatti tornammo di là, lui tornò a chiudere la serranda ma senza sospettare cosa lo aspettava, infatti come entrammo in ufficio e vide i miei slip sul tavolino mi guardò di nuovo con preoccupazione e andò a sedersi alla scrivania, io invece con pacatezza presi gli slip, e dissi: “Cavoli ecco dove li ho lasciati, non sapevo dov’erano finiti, con tutto quel trambusto” e mi feci una risata al contrario di Luigi che cambiò letteralmente colore restando addirittura impedito, a sciogliere la tensione a questo punto intervenne mio marito con un sorriso sulle labbra: “ma allora cavoli, sono arrivato a disturbarvi sul più bello magari? Comunque se volete continuare da dove eravate rimasti, vi lascio soli e torno dopo, se invece vi va resto e partecipo anch’io” a questa frase nonostante Luigi era ancora frastornato, intervenni e dissi: “a questo punto continuiamo da dove siamo rimasti e tu rimani e partecipi, sei mio marito o no?”
    
    Quindi presi per una mano un Luigi alquanto sorpreso, lo portai al divano, gli feci scendere la lampo togliendogli di nuovo la tuta, e gli dissi di togliermi nuovamente l’abito, così da ritrovarci nudi ancora uno di fronte all’altro, feci mettere Luigi nella posizione da dove ci eravamo fermati, purtroppo per l’agitazione di tutta la situazione gli si era smollato, quindi dovetti mettermi d’impegno per ...
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