Ana e le sue amiche - cap.5
Data: 31/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FrancoT
... demolita. Raoul allora si era sdraiato dietro di lei. Erano entrambi posizionati sul fianco destro. Le aveva chiesto di sollevare a squadra la gamba sinistra ed ella lo aveva fatto. Sapeva che lui sarebbe entrato dentro di lei da quella posizione, lo aveva già fatto altre volte, ma non pensava in quel modo. Lui invece in pochi attimi aveva appoggiato la punta del cazzo contro al suo orifizio e con un leggero colpo di reni le era entrato dentro con la cappella. “Ahia!” aveva urlato lei, tentando di dimenarsi, ”che cazzo fai?”. “Faccio ciò che voglio”, le aveva risposto lui “Me lo hai detto tu”. Aveva tentato di opporsi ma non era riuscita perché Raoul l’aveva tenuta immobilizzata e stretta a sé con il braccio sinistro. “Piano! Cazzo, mi fai male!” gli aveva urlato tentando di inarcarsi per agevolargli il compito, ma Raoul si era spinto ancora un po’ dentro al suo ano ed ella aveva sentito una leggera lacerazione della carne. Era una sensazione duplice e purtroppo per niente piacevole. Sentiva le sue carni che si stiravano dando proprio l’impressione che si lacerassero, mentre allo stesso tempo le sentiva avvolgere il cazzo duro di Raoul. “Rilassati, dai” le disse lui ridacchiando. “Cazzo! Cazzo! Cazzo che male…. Basta!” aveva urlato sperando che lui desistesse, ma capì subito che lui non ne aveva la minima intenzione. Aprì al massimo le gambe sperando che il dolore diminuisse ma non accadde. Raoul non riuscì ad entrare totalmente dentro di lei ma qualche interminabile ...
... minuto dopo, sentì il suo membro indurirsi e capì che anche il suo momento era giunto. Un attimo dopo sentì un getto di liquido caldo riempirle l’orifizio. Quando lui era uscito dal suo corpo, ella si era alzata immediatamente. Le era girata leggermente la testa. Lo aveva guardato e lo aveva mandato sonoramente affanculo. Poi si era diretta verso il bagno, capendo subito dai movimenti che qualcosa non andava. Si era seduta sulla tazza ed aveva osservato il sangue cadere copioso dal suo retto mescolato ad una sostanza viscida e maleodorante. Le faceva malissimo e fu costretta a chiamare Raoul per chiederle di aiutarla ad alzarsi dal water. “Che stronzo di merda”, gli disse. “Pensavo che in fondo avresti apprezzato”, le disse lui. “Apprezzato un cazzo di niente! Mi hai rotto il culo”. Quella era stata una delle loro ultime serate. Aveva dormito da lui ed al mattino successivo aveva saltato il lavoro. Era stata costretta a tamponare le perdite con delle pezze. Alla fine Raoul si era scusato, ma Ana si era veramente incazzata e non lo volle vedere per almeno una settimana. Nelle settimane successive i loro incontri si fecero più radi, per poi finire del tutto. Capirono di essere profondamente diversi, ma di essersi incontrati nel momento giusto per entrambi e di avere entrambi soddisfatto completamente i propri bisogni. Quando Ana, due mesi dopo a quella penetrazione anale, incontrò Maria Jose non le disse nulla di questa storia ed il suo capitolo di eterosessualità venne chiuso per ...