186 - Giulietta e Letizia inculate di brutto dai fratelli e dal padre
Data: 19/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... pure loro addormentati in camera nostra, noi tutti eravamo seduti attorno al tavolo della cucina.La nonna posò due mazzi di carte sul tavolo e si sedette pure lei. Eravamo in sette, mio padre raccolse i mazzi di carte, le mescolò e quindi iniziò a distribuirle. Il nonno chiese poi�..�Che ci giochiamo???�Mia madre con la voce impastata dall�alcool fu la più svelta a rispondere��Chi chiude si toglie qualcosa di dosso�.�Mio padre che forse era l�unico non troppo ubriaco��Oh madonna Lucrezia, sei diventata una ninfomane???��Che male c�è dai, siamo tutti adulti no???�La nonna intervenne per cercare di calmare un po� i bollenti spiriti di tutti�.�Va bene, ma non ci mettiamo nudi!!!��E va bene, ok, va bene�.�Alle diciannove e trenta, il temporale cessò e si rivide il sole e la luce del giorno. Intanto il mio babbo era in pratica rimasto con le sole mutande, la mamma aveva indosso ancora la gonna le mutandine ed il reggiseno. Il nonno aveva chiuso solo una volta e si era sfilato la sola camicia. La nonna, che sapeva giocare benissimo era in mutande e reggiseno.Letizia io e Lorenza avevamo chiuso solo una volta a testa e ci eravamo tolte la sola camicetta. Poi la situazione ci scappò di mano, chiuse nuovamente mio padre e senza pensarci due volte, si alzò in piedi e si liberò dell�ultimo indumento che indossava.Vidi per la prima volta in vita mia il cazzo di mio padre. Noi tre ragazze, rimanemmo letteralmente a bocca aperta. Quello era il Dio cazzo; il cazzo dei cazzi, l�icona dei ...
... cazzi nel mondo. Era largo, tanto largo, sembrava una lattina della Coca Cola, ma era lungo almeno quattro o cinque centimetri di più. Gli pendeva molle, coperto dalla pelle, sotto si intravedevano due palle che parevano delle palline da tennis. Il fusto era innervato da fiumiciattoli bluastri in rilievo e la pelle era parecchio più scura di quella delle gambe e del resto del corpo. La punta di quel gigantesco obelisco arrivava fin oltre metà coscia, senza nemmeno accorgermene percepii un fiume caldo allagarmi la vagina. Toccai con il gomito, la mia amichetta Letizia e lei mi guardò stupita, anche Lorenza, che era la più scafata delle tre, era allibita da tanta grazia. Non seppi resistere e guardando la mamma in viso le dissi�.�Mamma, capisco adesso perché quando lo fate in camera vostra ti sento urlare�.�Lei con il bicchiere colmo di vino in mano e la voce sempre più biascicata mi rispose��Giulietta, tuo padre ha un cannoneee� eehhhh, ehhhh, ehhhh��.. Dovresti vederlo quando è duro!!!�La mia tenera mammina, che di solito era l�immagine della finezza e della purezza, si stava proprio lasciando andare�.�Ehhmmm digli a papi che te lo faccia vederee durooo� eeeehhhhhh���Mio padre intervenne nuovamente�.�Basta Lucrezia, piantala, stai diventando volgare!!!�Lorenza che stranamente fino a quel momento non aveva mai parlato��Si papi, però s�era detto niente nudo integrale e invece tu����Non è mica colpa mia se ho chiuso un�altra volta!!!�Guardai in direzione del divano e vidi lo zio ...