186 - Giulietta e Letizia inculate di brutto dai fratelli e dal padre
Data: 19/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... che, sprofondato nel sonno, continuava incessantemente a russare. La nonna intanto��Chiuso!! Ho chiuso ancora!!�La vidi liberare le sue grosse poppe e rimasi strabiliata dal fatto che fossero ancora sode e ben sollevate. ��Nonna, ma come fai alla tua età ad avere le mammelle così turgide???��Ho la pelle spessa che non si lascia mai andare���Nonno hai da giocare con quelle tette���Risero tutti ed intanto la mamma distribuì nuovamente le carteFu un giro fortunato, mi arrivò un bel Jolly e riuscii a chiudere rapidamente.�Ho chiuso io�.�Misi sul tavolo le carte e poi mi tolsi il reggipetto�.. Mio padre, mi guardò e disse��Dici della nonna ma tu hai il seno uguale al suo�.��Un pochino più piccolo il mio�.��Si ma come forma è identico��La mamma guardò mio padre ed ormai ubriaca fradicia gli chiese�.�Cos�è? Tua figlia te l�ha fatto diventar duro???�Mio padre sorrise maliziosamente e poi si alzò in piedi. In quel momento fui certa che un cazzo così non l�avrei mai più visto in vita mia. Un randello incredibile, lungo almeno ventisette, ventotto centimetri, la cappella era scoperta, lucida, con la pelle vellutata e tesa, il taglietto con una piccola goccia che fuoriusciva colante. Se lo toccò un paio di volte e poi lo appoggiò sul tavolo�.. La nonna, forse la più sobria di tutti, si alzò in piedi e con il viso severo e la voce autoritaria disse�.�E� meglio che la smettiamo qui, si sta degenerando�..�Con le mani raccolse le carte dal tavolo e le mise in ordine, quindi le chiuse ...
... nelle scatoline e si alzò portandosele via. Nel silenzio più totale tutti iniziarono a rivestirsi ed in breve ognuno sparì nella propria camera.Letizia e io entrammo nella nostra, sul letto Mario e Andrea stavano in posizione di sessantanove e se lo stavano succhiando a vicenda. Talmente erano presi dalla loro performance che non si accorsero nemmeno della nostra presenza. Quel giorno per noi due femminucce fu un tripudio per i nostri occhi e per i nostri sensi. I corpi muscolosi e perfetti dei due ragazzi, il sedere di Andrea che si muoveva scopando in bocca Mario, mostrandoci le grosse palle fra le cosce divaricate, quei due membri giganti forse un po� meno grossi e lunghi di quello di papà, ma comunque di dimensioni assolutamente incredibili, fecero si che ancora una volta fra le nostre cosce si propagasse un calore intenso ed una copiosa piacevolissima umidità. Smisero di pomparsi il cazzo e Mario si sdraiò supino, Andrea gli fu sopra, gli sollevò in alto le gambe ed appoggiò nell�incavo delle ginocchia le sue spalle, poi guidò il suo pene contro il buco del sedere e glielo infilò a fondo. Li sentimmo grugnire entrambi, fin quando, masturbandosi, Mario eiaculò un sacco di sperma che lo colpì persino sul viso. Andrea affondò ancora il membro nello sfintere di suo fratello e lo udimmo dire che stava sborrando. Quando i due, calmato il respiro, si disgiunsero, ci videro lì sedute tranquille sul divanetto, con le cosce aperte mentre ci masturbavamo tutte godute. Rimasero a loro ...