186 - Giulietta e Letizia inculate di brutto dai fratelli e dal padre
Data: 19/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... volta seduti sul bordo del letto ad ammirarci mentre con le nostre abili dita raggiungevamo entrambe l�orgasmo. Ci baciarono in fronte e si rivestirono, quindi uscirono dalla nostra camera.Il resto della serata trascorse a riposare ed a smaltire i postumi delle varie sbronze.Mi svegliai al mattino seguente, ancora vestita e con una voglia di far pipì inarrestabile. Letizia ancora dormiva, andai in bagno e poi quando tornai la scossi per svegliarla.La prima cosa che disse fu:�Ho la testa che mi sta scoppiando, ho sognato tutta la notte il pisellone di tuo padre���Io non mi ricordo cosa ho sognato, so solo che mi sono svegliata da pochi minuti e che se non andavo in bagno l�avrei fatta nel letto.��Anch�io devo farla��Si alzò dal letto e a sua volta andò in bagno. Decidemmo al mattino di andare in paese a farci un giro tanto per distrarci un po� e spettegolare sulla mia famiglia e sui suoi usi e costumi. Prima però era d�uopo far colazione. Sia io sia Letizia, dopo il digiuno della sera precedente avevamo infatti un appetito inverosimile.Scendemmo la scala e ci venne incontro un piacevole profumo di vaniglia; arrivammo quindi in cucina e la nonna ci accolse con un larghissimo sorriso ed un �buongiorno� spontaneo e allegro. Ci disse di andare in cortile a prendere una brocca d�acqua fresca dalla fontana e di tornare che ci avrebbe fatto trovare la colazione pronta. In effetti al nostro ritorno su quel tavolo trovammo ogni ben di Dio.Una caraffa di succo d�arancia, una di succo di ...
... pomodoro, un barattolo di miele profumatissimo ed uno, con l�etichetta scritta a mano, che recitava �composta di mele cotogne�. Dentro ad un cesto di vimini si trovavano dei biscotti casalinghi e delle fette di pane tostato. Poi, disposta su un piatto bianco, una torta appena fatta, ancora tiepida, cosparsa di cacao e di pezzetti di mandorle e cioccolato fondente. Un piattino conteneva dei riccioli di burro, mentre dentro ad un bricco c�era della panna fresca. A parte, posata sopra una piastra che la teneva calda, una cuccuma di caffè. Alcune uova sode immerse in una ciotola di acqua fredda ed infine, sopra un piatto a fiorellini, alcuni grappoli d�uva dorata.�Nonna, ma c�è da mangiare per dieci persone qui���Non è mica tutto per voi, lasciatene un po� anche per gli altri�.��Si, si, ok nonna, forse ne lasceremo un po���La nonna rise e noi iniziammo a versarci il caffè nelle tazze mescolandoci poi la panna.Non riuscimmo a mangiare tutto noi, ma poco ci mancò. Alla fine, satolle e soddisfatte ci alzammo dal tavolo ed io dissi alla nonna��Noi andiamo in paese, giù a Marina�.��Va bene, guardate che alle una si mangia!!��Ok, per l�una saremo di ritorno��Presi l�auto del babbo e scendemmo a Marina di Bibbona. Parcheggiai nella parte periferica del paese e ci incamminammo verso il centro storico, per quelle stradine che suscitavano in me tantissimi indimenticabili ricordi.La forma particolare e caratteristica di Marina reca tracce di antichità che sono fin troppo evidenti nella sua ...