186 - Giulietta e Letizia inculate di brutto dai fratelli e dal padre
Data: 19/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Etero
Incesti
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... fighetta e mugolando le feci comprendere di fare tranquillamente la pipì. Sentii immediatamente un torrente di liquido caldo riempirmi il cavo orale. Certamente aveva la vescica piena e non smetteva più di urinarmi in bocca, inghiottii quanta più pipì potevo, ebbi l�impressione di fare i gargarismi, finalmente il torrente si interruppe e mi arrivarono ancora alcuni deboli getti, le leccai le ultime gocce e quindi soddisfatta uscii da lì sotto.�Non l�avevi mai fatto vero? A me l�ha insegnato mia sorella, ma nemmeno io l�avevo mai provato�.��Che gusto ha la pipì?��Non saprei definirlo, eemm, sa di �. pipì��Mi voltai girandole le spalle, lei cominciò a carezzarmi e ad insaponarmi, in pratica rifece per filo e per segno il percorso fatto poco prima da me. Ero intrisa di umori, eccitatissima e sicuramente per questi motivi riuscii a venire. Mi ripromisi però di impartire alcune lezioni di leccaggio alla mia amica per far si che riuscisse a darmi molto più piacere di quanto non fosse riuscita a darmi fino a quel momento.�Devo fare anch�io la pipì� hai voglia di�. provare anche tu a farmi ciò che ti ho fatto io???��Ormai sto diventando una piccola depravata, quindi, voglio provare anch�io�.�Si mise nella stessa posizione mia e poggiò la sua bocca sulla mia vagina. I primi getti andarono bene ma subito appresso, la sentii tossire e sputare. Io ormai terminai di pisciare lavandole completamente il viso. Quando si alzò in piedi era paonazza e, tra un colpo di tosse e un altro, ...
... respirava a fatica. Dopo un po� si riprese e riuscì a dirmi�..�Mi stavi soffocando����La prossima volta mettici la lingua contro, così regoli il flusso. Eviti che ti arrivi direttamente in gola come se fosse un torrente�..�Dal momento in cui eravamo entrate in bagno era trascorsa più di un ora. Sperai che nessuno nel frattempo avesse avuto bisogno di entrarci. Feci capolino fuori dall�uscio ma non vidi nessuno. Con indosso gli accappatoi percorremmo il corridoio ed entrammo in camera nostra. Ci buttammo completamente nude sul letto e dopo pochi minuti, esauste, ci addormentammo come due angioletti.Mi svegliai per prima, guardai l�ora, era ormai mezzogiorno. Al mio fianco un angioletto completamente nudo. La guardai ancora una volta con calma, sembrava veramente una bambina di dodici, massimo tredici anni. Era quel corpo non del tutto sbocciato che le dava l�aria da fanciulla. L�unico indizio che stava a testimoniare la sua maggiore età, erano i peli neri e foltissimi che le ornavano riccamente il monte di Venere.La scrollai dolcemente e lei aprì gli occhi e mi guardò sorpresa, si mise seduta e con il lenzuolo si coprì pudicamente�.�Ehi, Leti, sono io, Giulia�. Che fai ti copri? ��Scusa Giulietta, quando mi sveglio sono sempre in coma profondo e per qualche attimo non riesco a realizzare niente di quanto mi sta attorno.�Quando scendemmo in cucina, il pranzo era già pronto, il mio stomaco reclamava la pappa e cominciai a piluccare qualche fetta di salame crudo accompagnandolo con dei ...