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Zefira (parte 2)
Data: 02/05/2019, Categorie: Etero Autore: Frank721
La principessa e le sue ancelle uscirono dalle stanze reali e si diressero verso il salone principale. Lì incontrarono sua sorella Amy in un vestitino blu elettrico che conteneva a stento il suo seno prosperoso. –ah ma allora ci sei…- disse sua sorella con un sorrisetto –dai che papà ci sta aspettando…- e si incamminò seguita dalla sua ancella Ioly ed Emerald. Il protocollo prevedeva che le principesse incontrassero i candidati rimasti nella sala del trono al cospetto dell’imperatore. Attraversarono ampi e lunghi corridoi decorati da statue di marmo e arazzi raffiguranti gli eroi e gli eventi più importanti della storia dell’impero. Le conquiste, le faide, le successioni, le paci e le guerre, i lutti e gli amori, una storia che si dipanava nel tempo e nello spazio andando a coprire gli ultimi duemila anni dell’intera galassia. Le grandi porte della Sala del Trono furono aperte davanti a loro dalle guardie del palazzo ed entrarono nell'immensa sala. Un tappeto blu notte correva per tutta la stanza fin davanti alla scalinata su cui si ergeva il trono. Ai lati del tappetto stavano in piedi duecento uomini della Guardia del Palazzo. Tuttavia sia Amber che Amy notarono che i pretendenti non c'erano. C'erano solo l'imperatore, sua moglie e, alla base della scalinata, il Capitano della Guardia. Soltanto un uomo era inginocchiato davanti al sovrano, che in quel momento gli stava dicendo di alzarsi. Mano a mano che si avvicinavano Zefira riuscì a distinguere sempre nuovi ...
... dettagli dell'uomo. La cosa che più colpiva erano i lunghi capelli bianchi che ricadevano sulle sue spalle, ma il corpo era scattante e muscoloso. Indossava un'armatura cerimoniale con una cappa blu su una spalla sulla quale era disegnata la testa di un lupo bianco. Zefira notò qualcosa di strano nel suo portamento. Non stava dritto e impettito come gli altri soldati nella sala, ma con le spalle leggermente incurvate come se portasse su di esse un immenso peso. Più abituato a portare un'armatura da battaglia vera che una da cerimonia, e la cosa era confermata dall'elsa della spada liscia e levigata dal continuo utilizzo. Ma l'aria di sottomissione era contrastata dal modo in cui teneva dritta la testa e guardava il sovrano negli occhi, rispondendo prontamente e senza indugio. Cosa insolita per qualcuno che proveniva fuori dal palazzo. Ormai le ragazze erano vicine e loro padre smise di parlare allo straniero per salutare le figlie. -ah ecco qui le mie bambine...- disse alzandosi mentre entrambe si inchinavano brevemente. Lo straniero invece rimase girato di spalle senza considerarle minimamente. Un gesto alquanto irrispettoso per il protocollo che gli stranieri dovevano tenere a Palazzo. Zefira colse un lampo d'ira negli occhi di Amber per questo affronto, ma il sovrano si limitò a sorridere. -Ragazze so che siete tese per la prova ma vi devo trattenere ancora un attimo. Specialmente te, Zefira. Abbiamo un ospite che non potrai ignorare e ho voluto che lo incontrassi prima ...