Zefira (parte 2)
Data: 02/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Frank721
... della prova. Ma non credo ci sia bisogno di presentazioni, vero?-.
Lo straniero si girò verso le ragazze, lentamente, stringendo nervosamente l'impugnatura della spada. Tuttavia si profuse in un inchino perfetto prima di guardare Zefira negli occhi.
La principessa sentì Amber trattenere il respiro e portarsi una mano alla bocca guardandolo con gli occhi sbarrati, imitata dalle altre due ancelle. Lei ci mise qualche secondo a riconoscere quel viso affilato così diverso dal volto paffutello che serbava in un angolo remoto della mente. Geralt.
Si aprì in un sorriso mentre Amber, non riuscendo a trattenersi, corse ad abbracciarlo con trasporto. -ciao sorellina...- le sussurrò ad un orecchio ricambiando l'abbraccio.
Quando le quattro ragazze erano piccole, Geralt era l'unico ragazzo della loro compagnia. Era il figlio dell'allora capitano della guardia e viveva a Palazzo nonostante non fosse di nobili origini. Quando suo padre morì, sedando una rivolta nella capitale, l’imperatore prese il ragazzo come suo protetto, facendolo crescere e dandogli un’educazione da nobiluomo. Questo finché un giorno non decise di partire e arruolarsi nell’esercito. Quando Geralt lo disse a Zefira le si spezzò il cuore, soprattutto perché non le diede una ragione plausibile. Nel giro di un paio di giorni era partito e per cinque anni non l’aveva più rivisto né sentito. Fino a quel giorno. Tuttavia faceva fatica a far coincidere il volto del ragazzo che ricordava con il volto dell’uomo che ...
... aveva di fronte. Ricordava un ragazzo paffutello, con i capelli neri sempre spettinati, un po’ timido, di poche parole ma che riusciva a farla a ridere quando più ne aveva bisogno e a consolarla quando nemmeno Amber ci riusciva. L’uomo che ora aveva davanti era alto e con un cipiglio sicuro, quasi sprezzante, le labbra strette in una smorfia e gli occhi che la scrutavano con distacco. Quelli erano la cosa che più la inquietava. Ricordava bene i suoi occhi grigio-verdi, completamente diversi dagli occhi gialli da lupo che ora la guardavano. Si sciolse dall’abbraccio di Amber e per un istante rivide il ragazzo che aveva conosciuto, mentre sorrideva e rassicurava la ragazza sul suo nuovo aspetto. A quel punto Zefira si fece avanti e lo chiamò, anche se dalla sua bocca uscì solo un sussurro –Geralt…-. Il suo volto tornò a essere la corazza che era un attimo prima e chinò leggermente il capo dicendo solo –principessa…- passando poi a salutare allo stesso modo sua sorella e poi le altre ancelle. Quel titolo pronunciato da lui fu come uno schiaffo in faccia. Era stato lui il primo a cominciare a chiamarla Zifi, a non considerarla solo la principessa ma anche una persona. Nonostante l’apparente sicurezza in sé era evidente che non riusciva a guardarla in faccia per più di qualche secondo.
-È passato molto tempo…- provò ancora a dire Zefira ma lui disse solamente –non per me, principessa…-. L’imperatore ruppe l’imbarazzo che si stava creando –Zefira, Geralt è qui su mia richiesta. ...