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Zefira (parte 2)
Data: 02/05/2019, Categorie: Etero Autore: Frank721
... Buio. Questi erano un corpo speciale al servizio dell’imperatore il cui compito era vigilare sull’Impero e difenderlo, più dalle minacce interne che da quelle esterne. Si diceva che fossero i migliori guerrieri della galassia e che la loro abilità derivasse da una mutazione indotta attraverso una terapia genetica. Questa aveva degli effetti collaterali, primo fra tutti la perdita di pigmentazione dei capelli. Si diceva che la mutazione colpisse anche gli occhi permettendogli così di vedere al buio. Era concessa loro grande autonomia e poteri e dovevano rispondere solo all’imperatore. Se l’esercito era il braccio armato del sovrano, i Camminatori erano il suo scudo, l’ultima linea di difesa prima della guerra aperta. La segretezza e i pochi dettagli noti sulla loro mutazione li avevano circondati della reputazione di spie e assassini anche se la loro reale funzione era più quella di difensori. Geralt conosceva il palazzo a menadito e percorreva i lunghi corridoi con sicurezza ma il suo animo era in tumulto. Quanto era stato stupido a pensare, a sperare… Cercò di ricordare il proprio addestramento e le lunghe sessioni di meditazione fatte infinite volte per trovare la calma e la concentrazione. Ma non ci riusciva. Non questa volta. Zefira era il suo unico punto debole ed era stato trafitto in quel punto dall’uomo che considerava come un padre. Come aveva potuto l’Imperatore chiedergli di fare questo… Con entrambe le mani spalancò le porte della Sala Blu trovandola già ...
... arredata e pronta per la seconda Prova dai servi del Palazzo. Il Talamo, il letto dalle lenzuola candide, era al centro della stanza, pronto per accogliere il corpo della principessa e dei suoi pretendenti. Geralt si guardò intorno ricordandone i dettagli mentre una smorfia di ribrezzo si dipingeva sul suo volto. -Il Talamo…- mormorò a voce più alta di quanto avrebbe voluto -Questo posto sembra la stanza di un bordello… Di classe per carità, ma pur sempre un bordello…-. –Geralt!- esclamò indignata Amber. Lui si girò di scatto. Non si era accorto che l’avessero raggiunto. La principessa abbassò lo sguardo in preda alla vergogna. Per qualche ragione questo gli procurò una sensazione di selvaggio piacere ma tentò di non darlo a vedere. – È quello che è, Amber… Una stanza per l’accoppiamento… residuo di una tradizione barbara e senza senso…-. –Geralt…- cominciò Amber ma lui la interruppe –no Amber. Non ho né il tempo né la voglia di sentire una predica...-disse lui allontanandosi verso l’altra porta –vado a parlare con le guardie per assicurarmi che sia tutto pronto. Voi…- si girò a guardarle con uno sguardo triste –voi preparatevi…- e uscì dalla stanza. Si incamminò lungo il corridoio raggiungendo l’anticamera. Stava per chiedere qualcosa ad una guardia quando una porta si aprì e i due pretendenti entrarono nella stanza. Gli sguardi di Geralt ed Eliodoro si incrociarono immediatamente e rimasero a fissarsi per qualche istante ai due capi della stanza. Il colonnello ...