1. Non ragioniamo di loro 3


    Data: 07/05/2019, Categorie: Incesti Autore: miriana

    ... Dopo il decimo squillo prendo il cellulare in mano e: “ Chiunque tu sia, ripassa in un orario più decente, ti supplico, se desideri che io non schiatti all’istante …! ” biascicai, con la bocca impastata. “ Se mi indichi l’orario preciso, ti porto pure un gustoso pranzetto ” mi promise l’interlocutore che era dall’altra parte del telefono, lo stesso tipo che mi aveva chiamata la sera prima, Tore, lo sconosciuto importuno individuo che mi aveva svegliata in modo così deprimente. “ Mentre ci sei, indicami cosa ami mangiare per pranzo, ed io me lo procurerò ” chiese subito dopo. “ Ora tocca a me, bell’imbusto, ripagarti per tutto il disturbo che mi hai dato stamane … ” pensai, fra me e me, convinta che tutto il cibo avrebbe poi dovuto mangiarlo o buttarlo via, dato che non gli avrei mai dato il mio indirizzo. Dopo aver dettato un menù spettacolare, tutto a base di pesce, con l’aggiunta di una buona bottiglia di champagne, ho chiuso la telefonata per non dargli il tempo di chiedermi dove abito. E se avesse ritelefonato mi ero ripromessa di non rispondere per almeno due ore, oltre le quali, in un’unica sola risposta, l’avrei mandato a quel paese. Stupidamente non avevo tenuto conto della perspicacia di colui che, molto presto, avrei conosciuto di persona; un bel tipo, carico di un grosso cesto pieno di ottimi manicaretti su un braccio, e di un’ immenso mazzo di gigli sull’altro, per cui, era stato costretto a suonare il campanello con la punta del naso, con un’insistenza tale da ...
    ... costringermi ad affacciarmi dalla finestra per vedere chi era che seguitava a rompere. Vederlo in quella posa mi ha intenerito così tanto che ho smesso subito di fare la difficile e l’ho fatto salire. Il bacio rubato improvvisamente alle mie labbra dalle sue, spuntate con fatica fra la cesta ed i gigli, mi aveva incantata facendomi fantasticare, per un attimo, sull’amore puro, quello che fino ad allora non aveva ancora bussato al mio cuore. “ Come sapevi dove abito? ” gli avevo chiesto, tanto per allontanarmi dall’emozione che mi aveva invasa. “ Ti ho seguita … ! ” rispose Tore, facendo l’occhiolino con simpatica sfrontatezza. Io non sono una ragazza ingenua, no di certo, ma in quel momento mi sono sentita davvero una sciocca, a non aver pensato che mi avesse contattata dopo aver preso tutte le informazioni del caso prima di partire all’attacco. Il pranzo era stato stupendo così come lo champagne che aveva inumidito i deliziosi manicaretti, ingeriti con avidità e senza moderazione. “ Ti propongo un brindisi, Miriana ” mi disse, alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a me con il calice colmo di quel nettare afrodisiaco. “ Un cincin al fine di suggellare questo nostro incontro, e viatico che dia inizio ad un nostro rapporto sessuale spettacolare, e soprattutto, di un’intensità così elevata da trasportare entrambi oltre la realtà, ai confini dell’universo …! ” mi aveva suggerito, mentre toccava il suo calice con il mio. Forse lo champagne o forse soltanto perché quel tipo mi aveva ...
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