1. Uno alla volta, per carità!


    Data: 08/05/2019, Categorie: Tradimenti Autore: kobane

    ... scuola e all'asilo) Flavia passò all'azione.
    
    Su un motore di ricerca di Internet digitò le parole "incontri" e "trans", indicando anche la città dove si doveva effettuare l'indagine. Le vennero fuori decine di siti e centinaia di foto di transessuali, di tutte le razze, colori, forme e dimensioni. Scelse a caso una mulatta dalle tette enormi gonfiate e con un membro da mulo, compose il numero di cellulare e chiese se la tipa incontrasse anche donne. Ricevuta una risposta affermativa, Flavia chiese la tariffa e fissò l'incontro di lì a un'ora. Quindi si lavò, pettinò, vestì in maniera casta e si diresse, con la sua piccola auto, nella parte periferica della città.
    
    Qui, seguendo telefonicamente le istruzioni impartitela dall'affascinante creatura di colore, si ritrovò a varcare la soglia di un anonimo appartamento al quinto piano di un caseggiato silenzioso. Al suo interno, un po' in ombra, trovò una ragazza dai tratti poco mascolini, abbastanza simile alla foto vista su Internet, vestita in maniera succinta con una camicia da notte trasparente e uno slip abbastanza voluminoso.
    
    Impacciata come mai gli era capitato, Flavia depose le banconote sul marmo del vicino comò, poi si fece condurre su un letto grande abbastanza da contenere almeno quattro persone e qui, una volta denudata, scoprì l'ineffabile piacere di essere presa da un essere metà uomo e metà donna.
    
    Per prima cosa Yolanda (così si faceva chiamare il trans) fece giocare Flavia con le sue tette, per poi ...
    ... farle scoprire, un po' per volta, cosa avesse di nascosto sotto lo slip.
    
    Flavia si sentiva impacciata, un po' fuori luogo in quella stanza, ma a poco a poco, complice anche una sapiente masturbazione da parte di Yolanda, cominciò a reagire positivamente e a lanciarsi in ardite esplorazioni del corpo d'ebano, arrivando anche a baciare la tipa in bocca sentendo le sue labbra risucchiate da quelle decisamente più carnose del trans. La negretta non le risparmiò nulla in quell'ora scarsa di sesso a pagamento, facendo lavorare Flavia di lingua e di mano su un bastone di carne prima di ficcarglielo nella vagina fino alla radice, per poi saggiarle il buchetto posteriore con la lingua e quindi, dopo essersi abbondantemente cosparso il pene inguainato nel profilattico di un gel ammorbidente, di incularla a fondo con passione sfrenata.
    
    Il lungo palo di carne entrò nel culetto di una Flavia inginocchiata quasi senza sforzo, mentre quest'ultima mordeva il lenzuola con i denti per non urlare il godimento devastante che stava provando. E lì ci rimase per un tempo molto lungo, segno che la trans preferiva quell'apertura a ogni altra posseduta dalla donna. E la preferiva così bene da arrivare, suo malgrado, all'orgasmo con una voce che si elevava verso timbri acuti alquanto insoliti.
    
    Ma piuttosto che smettere, la trans fece girare Flavia e, cambiando profillatico, si produsse in una nuova penetrazione, sempre anale, tenendole le gambe e il culo sollevato, in modo che potesse vedere quel ...
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