1. Abuso in auto


    Data: 10/05/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Ricky23

    ... posto lì andrà benissimo."
    
    "MA QUI CI POSSONO VEDERE" protesta.
    
    La fisso con la furia della mia voglia. Lei abbassa lo sguardo. Si piega ancora al mio volere, devota, parcheggia, slaccia la cintura, si gira verso di me ed aspetta solo i miei ordini. La cappella mi sta scoppiando.
    
    "Abbassa gli schienali dei sedili."
    
    Esegue in silenzio.
    
    "Togliti il vestito."
    
    L'imbarazzo si impossessa dei suoi pensieri impedendole di ragionare, i suoi occhietti saettano in tutte le direzioni alla ricerca dei punti deboli dell'abitacolo, controllando se ci sia qualche pericolo incombente.
    
    "To-gli-ti il ves-ti-to!"
    
    Continua a guardarsi attorno terrorizzata. Resta immobile di terrore.
    
    "Metti in moto e andiamocene affanculo a casa tua!" sbotto infastidito.
    
    La mia incazzatura la fa riprendere, ora la riconosco, la sua determinazione a servirmi riprende il sopravvento sul buio terrore. Comincia a sfilarsi il vestito e resta in perizoma e reggiseno seduta di fronte a me.
    
    Con una mano le agguanto la parte laterale del perizoma, do uno strattone violento e questo si strappa sulle cuciture laterali restandomi in mano.
    
    Le ho fatto male, ma ha gradito la rudezza del gesto. Istintivamente chiude le cosce finché incrocia il mio sguardo, capisce, le riallarga.
    
    Le sto guardando la figa, depilata, gonfia, vulnerabile davanti a me. Mi sto immaginando la quantità di succhi che usciranno appena dischiusa, sono giorni che la tengo costantemente eccitata senza darle la ...
    ... possibilità di sfogarsi. Mi sale alle narici l'odore di donna, mi sembra d'impazzire di desiderio.
    
    Estraggo dalla tasca il mio butterfly, con un movimento del polso lo apro e le presento davanti al viso una lama da 12 centimetri, affilatissima, l'unica cosa luccicante nel buio dell'abitacolo, oltre al bianco terrore dei suoi occhi dilatati. Le avvicino la lama alle guance, con attenzione faccio scorrere la punta prima sulle labbra... la mandibola... il collo... Reagisce bene. Ora i suoi occhi sono fissi sui miei, non cercano più pericoli provenienti dall'esterno, ho catturato la sua attenzione.
    
    Tenta di regolare il respiro affannato, per non rischiare di tagliarsi la pelle muovendosi troppo.
    
    Faccio scorrere la punta sopra la coppa del reggiseno, poi scendo sul ventre, lentamente, disegnando una linea rossa di pelle irritata. Scendo ancora, sul monte di venere. So che non riesce più a controllare gli spasmi degli addominali. Mi guardo bene dall'avvicinarmi di più alla sua figa, so che è al limite dell'orgasmo, quindi faccio salire il coltello attorno all'ombelico e mi soffermo a disegnarci cerchi concentrici. La punta sale ancora, con la lama rivolta verso di me, posiziono il coltello fra le coppe del reggiseno, la osservo ancora immobile, seduta di fronte a me con le cosce spalancate, gocce di umori cominciano ad uscire dalle grandi labbra ancora chiuse.
    
    Con uno strattone lacero il reggiseno, liberando due tette gonfissime, con i capezzoli così duri che ci si potrebbe ...
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