1. La prima volta


    Data: 11/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul

    ... piacciono i ragazzi, non tutti...“ strinse i pugni, li portò gli occhi e attese.
    
    Ecco: l’aveva detto. Ora Ricky gli avrebbe dato una spinta. L’avrebbe allontanato da sé, oppure si sarebbe messo a ridere. Probabilmente non gli avrebbe neppure creduto. No, Ricky era troppo educato per ridere di una cosa del genere: forse avrebbe cercato di consolarlo, stando attento a non avvicinarglisi troppo, però.
    
    Ricky, invece, gli sollevò il mento delicatamente e lo fece voltare verso di sé. Gli si avvicinò ancora: “Perché non mi guardi?“
    
    Marco lo fece e tornò se stesso. Negli occhi di Ricky trovò il coraggio di continuare:
    
    “Io... hai ragione, non c’è nulla di cui debba vergognarmi“ s’era improvvisamente ritrovato e ora guardava Ricky diritto negli occhi, prendendone forza. Aveva capito che in lui avrebbe trovato comprensione e parecchio di più “Perché, Ricky, io credo di essere omosessuale e... “ quella era una dichiarazione d’amore, come ne aveva viste ed ascoltate tante nei film, ma era la sua, la prima e forse sarebbe stata l’unica della sua vita. Stava accadendo realmente quello che aveva sognato tante volte. Fra tutti i ricordi e le idee che affiorarono nella sua mente in quel momento, isolò il pensiero di Ricky.
    
    Gli prese la mano e gli parlò lentamente: “Ricky, so che per te potrebbe essere difficile da accettare o anche solo da capire, ma io credo di amarti. Cioè, Ricky, io... ti voglio bene veramente e penso che senza di te non potrei continuare a vivere, ...
    ... io... penso che morirei.”
    
    Ricky gli prese le mani. Erano là a guardarsi negli occhi, vivendo il momento più bello della vita, con la musica che li accarezzava, rendendo superflue parole e conferme, ma volle dirglielo, perché fra loro non restasse mai nulla di inespresso:
    
    “Anch’io ti voglio bene. È stato così fin da quando ti ho visto la prima volta, il primo giorno di scuola. Mi hai fatto innamorare subito. Ti ho sentito, dietro di me, parlare e ridere. Mi è arrivata la tua voce allegra: eravamo ancora fuori dalla scuola ed io non mi sono voltato. Ho provato a creare nella mia fantasia il proprietario di quella bella voce e solo allora mi sono girato.
    
    “Ci siamo guardati. La mia creatura era soltanto simile a te, perché tu sei più bello di qualunque fantasia. Ti ho amato senza neppure sapere chi tu fossi. Mi sono subito innamorato di te.”
    
    “Si“ sussurrò Marco che rimaneva immobile, con le mani fra quelle di Ricky a guardarlo trasognato.
    
    Sentiva di avere gli occhi pieni di lacrime per l’emozione, avrebbe voluto abbracciare Ricky, riempirlo di baci, ma riuscì soltanto a sorridergli, mentre gli giurava che il loro amore sarebbe stato eterno.
    
    Continuavano a guardarsi, bloccati dall’emozione, con il cuore in gola, senza sapere cosa fare e, persino, se fare qualcosa. Poi Ricky gli accarezzò il volto, prima col dorso della mano, poi con il palmo, passò le dita sulle labbra e lungo il profilo del naso, gli sfiorò le orecchie e la sua mano scomparve tra i capelli ...
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