La prima volta
Data: 11/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: nh-paul
... facesse dopo tutto quello che era accaduto, non aveva potuto fare altro che lasciarsi svestire, senza riuscire a muoversi. In quei momenti aveva sentito su di sé tutto il peso della sua educazione, del mondo in cui era vissuto, delle regole che gli erano state inculcate, ma aveva anche sentito cadere le proprie difese ad ogni centimetro del suo corpo che veniva scoperto. L’eccitazione gli aveva permesso di confinare in una parte del cervello tutti i timori e le remore che il passato e tutta la sua vita gli ponevano davanti. Poi Ricky aveva pianto ed era stato come se nulla fosse mai esistito, non c’erano più state convenzioni da seguire, ogni cosa al di fuori di loro aveva cessato d'esistere e gli occhi di Ricky erano divenuti tutto il suo mondo.
Fu lui il primo a scuotersi dall’abbraccio: era quasi nudo e rabbrividì un poco.
“Sei bagnato, vado a prendere un asciugamano“ disse allora Ricky alzandosi, mentre lui tornava a stendersi sul letto, guardando il soffitto.
Cercò tra i suoi pensieri e s'accorse che non ve n'era alcuno che non fosse per il suo innamorato. Ricky tornò subito e con delicatezza gli asciugò l’addome e il torace, poi gli abbassò la maglietta e la camicia, tentando di rassettarlo.
“Hai freddo?”
Marco fece di no la testa e si rialzò, tornando seduto. Lo guardò.
Ora toccava a lui di scoprire Ricky, lo voleva con tutto se stesso, ma, per quanto lo desiderasse, non riusciva a muoversi: aveva davanti a sé un ragazzo, il proprio innamorato, ...
... che non attendeva altro che di essere accarezzato. Inviava alle mani messaggi, ordini di spingere Ricky a stendersi, di togliergli i vestiti, ma quelle mani non rispondevano, erano come bloccate dalla paura. Si accorse di avere l’affanno e vide che Ricky lo guardava, attendeva, si aspettava che almeno una parte dell’amore, dell’affetto che prima gli aveva donato, ora fosse mostrata per lui.
“Marco...”
Si scosse. La voce di Ricky lo riportò alla realtà: per qualche momento aveva avuto paura di lui, per l’ultima volta, qualcosa dentro gli aveva mormorato che dopo non sarebbe stato più lo stesso, che sarebbe rimasto contaminato per tutta la vita e additato per la sua diversità. Aveva avuto terrore di tutto questo, ma Ricky l’aveva richiamato e lui aveva scacciato l’ultima, estrema paura.
L’accarezzò sulle guance e poi lo spinse fino a farlo stendere, come poco prima Ricky aveva fatto con lui. Gli sfiorò il corpo con le mani tremanti, scendendo fino al sesso eretto che spingeva contro il tessuto della tuta. Infilò le mani sotto la blusa, sollevò il lembo aiutato dal movimento di Ricky e gli scoprì il torace candido, glabro, dove solo una leggera traccia partiva dall’ombelico molto piccolo, scendendo sotto l’elastico dei pantaloni.
Per Marco le sensazioni olfattive erano sempre state una parte molto importante delle sue percezioni: si chinò avvicinando il naso fino a sfiorare l’addome di Ricky per sentire il suo profumo, poi si raddrizzò. Slacciò e sfilò lentamente i ...