1. Il culo non va in vacanza - 2


    Data: 15/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo

    2
    
    Ciccio e Piero non avevano di certo finito, anzi, erano carichi come molle.
    
    R., invece era arrivato, ormai era venuto ed anche di brutto e stava lì appoggiato, inerte, Piero continuava a dimenarsi dentro al suo culo deciso a sborrare nuovamente.
    
    Anch’io ero piuttosto scoppiato mentre Ciccio aveva ripreso a scoparmi, io e lui eravamo gli unici che non avevamo ancora avuto un orgasmo.
    
    Era notte fonda, Piero era venuto un’altra volta, lui e R. si erano fermati, spossati e tacevano. A me usciva involontariamente dalla bocca un debole gemito ogni volta che il cazzo di Ciccio arrivava fino in fondo.
    
    Entrava, usciva… entrava, usciva… entrava, usciva… su, giù… su, giù…
    
    “Dai Polly menatelo che ci siamo, veniamo insieme” mi sussurrò Ciccio.
    
    Iniziai a toccarmi, sotto di lui.
    
    Aumentò velocemente il ritmo delle spinte, sempre più veloce, improvvisamente: “Ah… ah… arghhhh!”, proprio quando era più profondo, schizzò, tremando per gli spasmi. Nel frattempo venni anch’io e mi accasciai sul letto con lui addosso.
    
    Il suo sperma mi zampillò giù, in fondo alle viscere, anche dopo che aveva finito diede ancora qualche colpo, per svuotarsi completamente. Si tirò via e si sdraiò accanto a me.
    
    “Dai Polly, finisci, lavalo…” mi ordinò.
    
    Mi inginocchiai accanto a lui, abbassai la testa e mi occupai di quell’affare appiccicoso, che ormai aveva perduto la sua possanza e giaceva inerte.
    
    Leccai e succhiai finché non fu perfettamente pulito.
    
    Mi recai in bagno, per ...
    ... cacare la sborra che avevo dentro, dovetti aspettare un momento perché R, aveva avuto la stessa idea.
    
    Finalmente potei farlo, la lasciai colare fuori, prr… prr… un rigagnolo di crema biancastra che lentamente scendeva dentro all’acqua, mescolandosi con quella che aveva espulso il mio socio.
    
    Mi rinfrescai un attimo sotto la doccia, mi distesi sul letto e finalmente mi addormentai.
    
    Il mattino dopo, ovviamente, io e R. ci alzammo piuttosto tardi, infilammo i nostri boxerini attillati, le canottierine ed andammo sulla spiaggia.
    
    Erano già tutti lì, compresi Ciccio e Piero che sonnecchiavano stesi al sole, ci dissero che anche loro erano arrivati da pochi minuti, da come ci osservavano gli altri Maschietti del gruppo, compresi subito che sapevano cosa avevamo fatto la notte.
    
    Lo dissi a R., sapevo bene che mi sarebbe toccato fare qualcosa anche con loro, ero al loro servizio, ma in quel momento non mi andava, ero ancora piuttosto scoppiato e quindi gli proposi di andare a cercare una spiaggetta tranquilla dove non ci avrebbero disturbato ed avremmo potuto prendere il sole nudi.
    
    Non sarebbe stato difficile, a quale tempo la zona dove ci trovavamo era ancora piuttosto selvaggia e poco battuta.
    
    Lo dicemmo ai nostri parenti e poi chiedemmo ai proprietari del chiosco se potevamo usare le vecchie biciclette, semi arrugginite ma ancora fruibili, che avevano lì, ovviamente non ebbero nulla in contrario.
    
    Ci inoltrammo lungo una stradina sterrata, che costeggiava una serie ...
«1234...7»