Il culo non va in vacanza - 2
Data: 15/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FringuellinoCaldo
... frasi che gli lanciavano, finche non cedette sfilandosi i grandi boxer a fiori.
Sotto al ventre prominente penzolava il cazzone, era liscio, lungo, leggermente scappellato, faceva un po’ impressione.
Tutto quel ben di Dio in possesso di uno sfigato come Carlone!
Uscimmo dall’acqua ed iniziarono a provocarlo: “Dai Carlone faccelo vedere… ora Polly te lo fa venire duro… dai che ti piace Polly… faglielo toccare… ti ricordi come te l’ha succhiato… ” e via così.
Ovviamente la vittima sacrificale era Polly! Però trovavo la cosa spassosa.
Quella troietta porcella di R. mi spingeva verso di lui, che appariva veramente in imbarazzo.
Camminando all’indietro finì praticamente ed involontariamente seduto a terra, appoggiato ad un tronco, Io mi avvicinai, mi inginocchia, allungai le mani e gli strinsi il cazzo.
Gli uscì dalla bocca un verso strano, una sorta di sibilo, un lamento non si capiva se di piacere o di dolore, forse di tutti e due.
Però non mi respinse, stava semplicemente fermo, respirando un po’ affannosamente, lo segai per alcuni istanti, gli altri insistevano perché glielo prendessi in bocca.
Ma ero un po’ timoroso, lui mi appariva strano ed avevo paura che mi mollasse una sberla non appena avessi chinato la testa.
Alla fine mi decisi e reggendolo con le mani infilai quel pilone fra la labbra che avevo aperto completamente.
Visto che continuava a non muoversi cominciai a “lavorare”, succhiotti e colpetti di lingua, l’avrei fatto rizzare ad ...
... un paralitico, infatti ora gemeva in maniera diversa, gli piaceva.
Ora mi ritrovavo nella bocca spalancata quel palo della luce, duro come il ferro.
Con la coda dell’occhio osservavo il biondino, Marco, aveva lo sguardo un po’ sorpreso, ma non troppo. Mi piaceva parecchio e avevo intenzione di farmelo sicuramente. Bisognava vedere se dopo quella mia dimostrazione da vacca avesse avuto voglia di venire con me.
Ora iniziarono a spingere Carlone, volevano che mi inculasse: “Via Carlone, scopati la Polly, fagli il culetto, lo sai che non ti dice di no, su!”. Desideravano vedere il pilone spaccarmi il culo.
Non è che ne avessi molta voglia, nelle ultime ore ero già stato parecchio sbattuto, anche un po’ dolorante.
Però mi inchinai, mi inginocchiai sull’asciugamano, abbassai la testa ed alzai il culo, a disposizione di chiunque volesse prenderselo.
R. mi venne vicino, mi accarezzò le natiche e sputò sul buco, per lubrificarlo, poi: “Su, Carlo, Polly è pronto… mettiglielo”. Come ho già più volte detto, queste situazioni eccitavano tantissimo R. che subito dopo si rivolse a me: “E’ vero Polly che sei pronta, che vuoi il cazzo di Carlone?”. Non potei fare altro che dire di si, dicevo sempre di si, soprattutto a R..
La grande ombra di Carlone fu su di me, lui si inginocchiò alle mie spalle, mi aggiustai in modo che fossi all’altezza giusta, R. sputò anche sulla sua cappella, glielo prese in mano lo accompagnò fin sul buco.
Il ciccione mi afferrò i fianchi, diede ...