Il tassista e la ragazza da sogno - Racconti Erotici

Il tassista e la ragazza da sogno

... Ti prego, aiutami”

Si buttò contro Fabio, stringendosi a lui. I suoi seni premevano contro il petto dell'uomo che, scioccato neanche ci fece caso. Fu preso da compassione. Le carezzò il capo e le disse: “Ho anche qualcosa da mangiare, ne vuoi?”

La ragazza divorò il cibo che Fabio le offrì e poi ricoprì di baci il suo “buon samaritano” per riconoscenza.

Fabio un poco deluso dalla scopata che aveva già pregustata e gli era sfuggita di mano, la invitò a ricomporsi per tornare alla postazione dei taxi, in vista del treno che oramai stava per arrivare e forse gli portava qualche cliente.

Fu generoso nel dare alla ragazza una regalia in danaro abbastanza sostanziosa, forse più del costo di una prestazione sessuale e poi la riaccompagnò ad un indirizzo che la ragazza gli fornì che, per quanto Fabio ne sapeva (e per il mestiere che faceva ne sapeva abbastanza) era una residenza per studenti.

La storia sarebbe finita così se....

….se il sabato successivo Fabio non fosse andato in discoteca, non tanto per ballare quanto per rimorchiare, essendo ormai passato troppo tempo dall'ultima trombata.

Erano passati solo tre giorni, ma sufficienti perché la neve si fosse sciolta quasi del tutto e restavano solo poche tracce in cumuli gelati e sporchi di smog, ai cigli delle strade.

Con occhio attento si guardò intorno e quasi subito vide lei, la ragazza dalla pelliccia sintetica nel giorno della nevicata. Era vestita in tutt'altro modo, piuttosto elegante anche se in ...

... maniera decisamente sexy e tutt'altro che triste, anzi quasi euforica, piena di allegria, felice in mezzo ad un gruppo di ragazzi e ragazze che ridevano e scherzavano insieme a lei.

Si avvicinò ma con cautela, quasi a volerla sorprendere alle spalle e farle una sorpresa.

La sorpresa la ebbe lui sentendola parlare: “Dai che se ci diamo da fare questa sera ne becchiamo un bel poco di polli da raggirare, è un periodo che a me in particolare sta andando magnificamente bene, di gonzi da spennare ne ho trovati abbastanza questa settimana. Se questa sera ci diamo da fare riusciamo a raggiungere la somma che ci serve e possiamo andare a prenotare il viaggio in agenzia”

A fatica trattenne l'istinto di intervenire. Voleva prima capire qualcosa di più di come stavano le cose e si girò di spalle per non farsi vedere, senza allontanarsi per continuare a sentire. Non ci capì molto, ma la sostanza lo intuì: erano un gruppo di furbette e furbetti che adescavano polli e galletti (le ragazze gli uomini ed i ragazzi i gay) facendoli illudere di chissà cosa per poi fingersi costretti a prestarsi a pagamento con rapporti sessuali che non avrebbero voluto, per necessità e quindi farsi pagare senza dare niente in cambio. Il tutto per raggiungere una somma necessaria per, forse, una vacanza collettiva. Quando capì abbastanza, anche se non tutto con chiarezza, e dopo che il gruppo si era sparpagliato per cercare ognuno una preda da spennare Fabio si avvicinò alla ragazza che l'aveva commosso con ...