Madama butterfly ... vice-versa!
Data: 20/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: reninytxis
... a sé ma continuando a sorridere. – Se ti riferisci al fatto che sono ancora sveglio è per il jet-lag.
-Beh, senti, - mentii - io sono reduce da una noiosa convalescenza: ho dormito così tanto che proprio non riesco a dormire. Quindi se vuoi posso farti compagnia. Se non ti disturbo, ovviamente!
Tom rise di cuore.
-Casomai io devo scusarmi per il disturbo e la tua compagnia è più che gradita. Prego , siedi. – disse indicando il letto.
Era, mi raccontò, assistente di lingua e letteratura italiana all’università pubblica di Kobe e quello era il suo primo anno sabbatico. Trimestre, in realtà, perché agli assistenti di prima nomina non era concesso di più. Aveva quindi colto l’occasione per un master nella nostra università … ed eccolo li.
Gli feci un rapido quadro del’ambiente in cui era capitato: gli spiegai che razza di matti erano ricoverati in quel manicomio e lo pregai di fare attenzione soprattutto al “soggettone”, lo sfigato con cui ha esordito questo modesto racconto. Gli chiesi soprattutto di avere pazienza per le sue uscite estemporanee, perché sicuramente lo avrebbe creduto cinese e non gli avrebbe risparmiato battutacce sull’invasione dei negozi, Bruce Lee, Jackie Chan e così via.
-Mi piacciono Bruce Lee e Jackie Chan, che c’è di male? – disse serio Tom.
-Beh, io preferisco Chow Yun-Fat e Ken Watanabe. Soprattutto in “Memorie Di Una Geisha” e “Lettere Da Iwo Jima”.
-Ah, Allora non hai visto niente! – si entusiasmò - Alcuni dei suoi film ...
... più belli non sono ancora stati distribuiti fuori del Giappone!
E continuammo così per circa un’ora. Ad un certo punto, nella foga della conversazione, mentre ridevamo di gusto su un gioco di parole, mise la sua mano sulla mia. Fu un gesto spontaneo e delicato e, confesso, un brivido mi percorse …
Senza volerlo smisi di ridere ed abbassai lo sguardo su quel gesto. Lui subito si fece serio, evidentemente imbarazzato, e ritrasse la mano come se si fosse ustionato.
-Mi … mi dispiace, non so cosa mi sia preso … - mormorò, chiudendosi a braccia conserte. Io capii benissimo cosa era successo, e lo guardai con occhi nuovi. Lo cercai, il suo sguardo, volevo … cercavo un contatto con lui attraverso quegli occhi intensi e profondi. Il mio corpo si mosse con spontaneità, come se la realtà si fosse spostata su un piano completamente diverso. Mi chinai verso di lui, accostando le labbra alle sue, lentamente, delicatamente. Un bacio dolce, lungo, d’approccio … l’esplorazione di un mondo nuovo e pieno di meraviglie …
Spostando la mano, finii su qualcosa nascosto sotto le coperte, un oggetto lungo, un po’ voluminoso che mi distrasse. Tom seguì il mio sguardo ed arrossì, sorridendo. Infilò la mano sotto il lenzuolo e tirò fuori un dildo, di dimensioni ordinarie.
-Se le dimensioni che gradisci sono quelle – mormorai – allora io sono della misura giusta …
Mi sorrise e mi gettò le braccia al collo, abbandonandosi ad un lungo e profondo bacio, molto più appassionato del ...