1. Madama butterfly ... vice-versa!


    Data: 20/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: reninytxis

    ... ed io risalii lentissimamente, mentre strappavo l’involucro del condom.
    
    Rapidamente vestii quel membro lucido di saliva, mi misi in ginocchio a cavalcioni ed appoggiai il suo glande a me guidandolo con la mano. Mi lasciai andare lentamente all’indietro, premendo leggermente come se volessi evacuare e, senza intoppi, lo sentii attraversare l’anello dello sfintere. Li mi fermai un attimo.
    
    Perché era la mia prima volta! Tom dovette capirlo, perché si rilassò e prese ad accarezzarmi con dolcezza, cominciando dalle cosce fino ai fianchi dove si fermò e tornò sui glutei fin dove poté arrivare. Facendo forza con le dita, riuscì ad aprirli e la sensazione di fastidio che provavo diminuì, lasciando emergere invece quella sensazione che avevo provato ogni notte in cui il mio ignoto ed invidiato amante si era impalato su di me. Dall’anello quella sensazione mi prese al ventre e quasi d’istinto cominciai a muovermi, prima in basso, di pochi millimetri ma che parvero infiniti, poi timidamente in su, col timore che, non essendo avvezzo, la tentazione di smettere lasciasse fuoriuscire Tom da me. Ogni pensiero scomparve. Dominava quella sensazione, io esistevo solo per quello! Ed il ritmo, senza alcuna volontà a dettarlo, seguì una melodia tutta sua, silenziosa ma inebriante … Senza accorgermene, arrivavo ad accogliere Tom completamente e quando il suo glande arrivava in fondo, quella pressione al ventre mi donava un istante di ebbrezza.
    
    A riportarmi alla realtà fu Tom. ...
    ... Stringendomi per i fianchi mi fece rallentare.
    
    -Aspetta! – mi disse. – Riposati! Adesso voglio farlo io per te ...
    
    Si alzò a sedere, senza uscire da me, e mi abbracciò. Ci baciammo a lungo mentre il suo membro mi premeva contro il ventre, dandomi una sensazione di appartenenza. Mi aiutò a distendermi su un lato e lentamente uscì. Prese a baciarmi il collo, scendendo sul petto per succhiare i miei capezzoli. Mi accarezzava i fianchi, scendendo verso le cosce e spostandosi sul ventre dove le mani fecero da cornice all’ombelico e la sua lingua lo esplorò a lungo, facendomi fremere. Da li scese ancora baciandomi fino al pube dove mi ripagò ella stessa moneta, torturandomi con la stessa determinazione che gli avevo insegnato. Gemevo quando la sua lingua si scatenava contro il mio glande, e sussultavo quando le sue labbra accarezzavano il mio pube li dove la coscia si fonde al bacino … e quando si decise a cavalcarmi, non si mosse: mi accolse completamente e mi tenne come se mi volesse cullare. Prese le mie mani ed intrecciò le sue dita alle mie, ed improvvisamente avvertii una serie di contrazioni attorno a me prima che lui cominciasse a risalire, lento prima, quindi ad abbassarsi. E poi ancora su, sempre lento, e giù e ancora e ancora …
    
    Giocammo così fino all’alba, scambiando i ruoli più e più volte. Restammo a lungo distesi, abbracciati, ad accarezzarci e baciarci, a raccontarci le sensazioni che ci eravamo donate l’un l’altro. Tom mi confessò il suo gradimento anche la compagnia ...
«12...6789»