1. Donatella cap.2 - urina e autoerotismo


    Data: 18/10/2017, Categorie: Feticismo Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    ... dovrà sapere. Per ora. Poi vedremo”. “E come faremo?”. Lei salì qualche gradino, poi si voltò ed in quel momento la scoprii più bella di quanto non l'avessi notata prima. “Tu non ti preoccupare. Avvisami quando arriva il vostro momento ed io farò il resto”. “Dove ti avviso?”. “Su Whatsapp ovviamente. Mi sono tenuta il tuo numero, appena salgo in casa ti scrivo, così hai anche tu il mio”. Poi se ne andò ed io restai lì come un pesce lesso. La prima sensazione fu quella di chiamare Donatella e confessarle la verità, ma temevo sia la sia reazione che quella di Gabriella. Se l'avesse reso pubblico sarebbe stato un casino. Mi voltai e mi diressi verso l'uscita del palazzo per andare al lavoro ed il telefono vibrò. Era Gabriella che mi mandava il suo contatto. La registrai con un nome fittizio ed uscii. Un attimo dopo mi giunse un secondo messaggio. Era Donatella che mi chiedeva se ci vedessimo il giorno successivo. “Ho la casa libera perché Gabriella e Paolo sono fuori e mio marito è al lavoro. Abbiamo almeno due ore dalle 9.30 alle 11.30. Liberati che ci divertiamo”, mi scrisse. Ovviamente accettai. Mi sentivo ricattato ma in fondo non avevo altra scelta. Quindi avvisai Gabriella, la quale mi spiegò dove avrei dovuto posizionarmi con Donatella in modo che lei potesse assistere. Mi consigliò anche di mettere della musica in sottofondo, in modo da nascondere eventuali suoi rumori una volta che sarebbe entrata in casa. Alle 9.30 puntuale entrai in casa sua. Donatella era radiosa. ...
    ... Ci baciammo subito, poi lei mi prese per mano e mi condusse in cucina. “Non vedevo l'ora che arrivassi” mi disse “Paolo è uscito da un quarto d'ora ed ho appena fatto in tempo a prepararmi ed a preparare il caffé. Lo vuoi, vero?”. “Certo”risposi sorridente anche se, pensai, vista la tensione che covavo, forse il caffé non era la scelta giusta. L'accordo con Gabriella prevedeva che alle 10.00 avremmo dovuto essere in ballo ed avremmo dovuto essere in camera o in bagno. Non era un grosso problema, viste le esperienze precedenti. Di solito, dopo un veloce caffé o un aperitivo, ci si metteva in intimità. E così andò anche quella volta. A differenza del solito Donatella aveva indossato un vestito bianco con dei collant neri. Ella sapeva che io preferivo quelli color carne, ma in quel contesto di look, ci stavano. Il vestito aveva una fila di bottoni centrali ed era lungo fin sopra al ginocchio. Ai piedi indossava delle ballerine nere. Dalla cucina ci trasferimmo velocemente nella sua camera, dove il letto era ancora sfatto. La camera era in fondo al corridoio e, mettendosi nella giusta posizione, si poteva avere una visuale quasi completa della stanza. Io mi sdraiai sul letto ed ella mi sbottonò subito i pantaloni. Si inginocchiò davanti a me ed estrasse il mio membro, cominciando a succhiarlo. Quando fui sufficientemente eccitato, si alzò e simulò uno strip tease, sbottonandosi lentamente i bottoni del vestito. “Che porca che sei”, le dissi. “E non hai ancora visto niente” mi ...
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