Donatella cap.2 - urina e autoerotismo
Data: 18/10/2017,
Categorie:
Feticismo
Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti
... eccitante per me e per paura di eiaculare immediatamente nella bocca di Donatella, le feci capire di alzarsi dicendole:”Adesso ti voglio scopare”. Mi sdraiai sul letto ed ella salì a cavalcioni sopra di me, dando sempre le spalle alla casa ed alla figlia. Il mio cazzo le entrò immediatamente nella fica che sapeva ancora un po' di urina. Ogni tanto, facendo attenzione che Donatella non notasse nulla, mi sporgevo e la vedevo. Continuava a spiarci e la sua mano correva veloce tra le pieghe del suo sesso. Ogni tanto si nascondeva dietro al muro, probabilmente per ansimare, poi tornava curiosa di vedere sua madre ed il suo amante che fornicavano nel letto di suo padre. C'erano delle giornate in cui Donatella era particolarmente volgare mentre faceva sesso e quella, ahimè, era stata una di quelle. Gabriella me lo fece notare nei giorni successivi ed io non potei darle torto. “Quando ti ha detto che sembrava volessi spaccarle la figa e che la stavi facendo impazzire, si è davvero superata! Non immaginavo che mia mamma fosse così sporcacciona e invece....”, mi scrisse su Whatsapp il giorno dopo. Non ebbi il coraggio di ...
... risponderle, anche se effettivamente aveva ragione, non lo pensavo nemmeno io prima di conoscerla. Gabriella restò quasi fino alla fine. Di certo fino a quando ella raggiunse il suo orgasmo, urlò il suo piacere visto che la famiglia di sopra era in vacanza e poi continuò a cavalcarmi finché io non la riempii del mio seme. Le avevo appena detto che stavo per venire ed ella mi rispose:”Si, si, dai....riempimi! Voglio sentire che mi riempi del tuo seme, dai! Dai!”. Poi aveva dato una improvvisa accelerata alla sua azione ed io in pochi attimi avevo raggiunto il mio orgasmo. Avrei scoperto poi il giorno dopo che Gabriella se n'era andata in quel momento esatto. “Quando ti ha chiesto di riempirla, io me ne sono andata” aveva scritto “È stato bello e curioso allo stesso tempo. Incredibilmente eccitante. Ciao, alla prossima”. Non avevo risposto nemmeno a quel messaggio. Non sapevo come comportarmi, ma ero certo che il coltello dalla parte del manico ce l'avesse Gabriella. Mi avrebbe scritto certamente e mi avrebbe chiesto di fare cose che non avrei voluto fare, come quella di quel giorno. La cosa peggiore era che non sapevo cosa fare.