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La disperazione del mister p.2
Data: 28/05/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Lucido De Lirio
... crescere in una famiglia serena senza turbarla. Anche se sarebbe stato meglio non aspettare tanto. - e su di me? - di te era entusiasta. Intanto sapeva che non avevi nessuna colpa. Poi era felicissima di aver trovato il suo vero padre, e che fosse così giovane e bello, così allegro e gioviale, solare. - ricordo il primo incontro, non mi pare di essere stato molto gioviale o solare. Rimasi abbastanza in silenzio. Ero scioccato. - ad una figlia basta poco per capire il padre. Ti avrà letto negli occhi, in profondità. - può darsi. Adesso va anche bene tra noi, però abbiamo perso gli anni migliori. - non fartene una colpa. Hai una figlia da solo cinque anni ma già adulta e matura. Avete tanto tempo davanti per recuperare. Capisci perché devi smetterla di affogare nel dolore? - non dirmi che devo dimenticare. Non posso. - No. Dimenticare no. Non te lo chiedo. Non voglio dimenticare e non lo chiedo a te. Mantenere vivo il ricordo di chi abbiamo stretto tra le braccia è un nostro diritto dovere. Ricordare ogni attimo, ...
... immagini, dialoghi, incorniciarli e impreziosirli è un esercizio che vogliamo e dobbiamo fare. Ma una cosa è tenere vivo un ricordo, coltivare la memoria ogni giorno che passa. Altro è invece lasciarsi opprimere dal dolore e sprofondare nell’autocommiserazione. Adesso sto molto meglio. Con Silvana alla fine siamo anche giunti ad essere quasi una coppia. Un po’ viene a stare da me, un po’ io da lei. Ha saputo attendere paziente i miei tempi. Mi ha lasciato giocare senza fare pressing. Grazie a lei ho superato due ostacoli. Il primo. Sembrerà una stupidaggine, ma per me era diventata quasi un’ossessione. Quello di non aver mai fatto sesso con una mia coetanea. O donne mature, o molto giovani. Il secondo. Elisa ha smesso di cantare. Quando, dopo mesi, Silvana ha calmato le mie ansie e siamo andati a letto insieme, temevo il ripetersi del doloroso flash. E invece niente. Solo un’eco lontana della sua voce che cantava. Sempre i Negramaro, lei li adorava: “… forse un angelo, vestito da passante …” Addio Elisa. Alla tua memoria.