Mare profumo di mare, con l'amore io voglio giocare …
Data: 03/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: DolceMisterioso
... fissandomi negli occhi.
Afferro il suo lettino e lo tiro verso di me, ora posso accarezzare anche l’altro braccio e le mie labbra possono raggiungere il suo collo, sfiorandolo per poi baciarlo... lei inizia ad ansimare e quasi a tremare ad ogni mia carezza. Afferro con entrambe le mani il suo viso e dopo averla fissata per alcuni secondi la bacio e sento la sua lingua farsi strada tra le labbra in cerca della mia. Si intrecciano, si rincorrono vorticosamente, mentre una mano dal viso scivola verso il collo e poi lungo il petto, fino a sfiorare un capezzolo… lentamente, prima con un dito, poi lo stringo fino a strapparle un urlo di piacere.
Poi la mano prosegue la sua esplorazione, scende sul ventre per poi accarezzare una coscia fino a raggiungere le mutandine ormai fradice.
Lei mi ferma, per un attimo temo di aver oltrepassato il limite, invece mi sussurra “seguimi” si alza in piedi e prendendomi per mano si dirige verso una zona con un cordone che delimita un’area a quell’ora chiusa. Saliamo una scala e ci troviamo davanti a delle ceste di vimini con all’interno dei materassi, che di giorno fungono da solarium, mi slaccia i pantaloni e dopo averli rapidamente abbassati assieme agli slip mi spinge su uno di quei lettini per poi iniziare a baciare le mie cosce, ora è lei a sfiorare la mia pelle con le sue labbra. Lo fa lentamente fino a raggiungere le palle, le bacia e nel frattempo la sua mano carezza la mia asta, la stringe e la porta alla sua bocca… bacia la ...
... cappella ormai gonfia e con la lingua accarezza in lungo ed in largo il mio cazzo ormai duro, poi lo risucchia lentamente fino a farlo sparire quasi per intero. Inizio così a farmi un pompino che forse mai avevo ricevuto e lo fa cercando sempre più spesso il mio sguardo, i miei occhi… lo confesso, ormai sono nelle sue mani, incapace di qualsiasi reazione, riesco solo a portare una mano sulla sua testa, afferrarle i capelli e assecondare i suoi movimenti, sempre più profondi e rapidi che preso mi portano ad esplodere riempiendo la sua bocca del mio caldo nettare. Tutto avidamente mandato giù e raccolto quel che rimaneva con cura e dedizione dalla lingua calda.
Svuotato più nell’anima che nel corpo, rimango immobile e con gli occhi chiusi finchè le sue labbra non si poggiano alle mie, ancora una volta per un bacio di pura passione. “Ora però andiamo in cabina, ho voglia di sentirti dentro di me …”
Neanche il tempo di finire la frase che sono già in piedi, rivestito e diretto alla mia cabina.
Il tragitto è relativamente breve, la nave è comunque grande e da poppa ci tocca arrivare a prua, il primo tratto lo facciamo attraversando la piscina per poi scendere di un ponte. Durante tutta la strada non una sola parola, mano nella mano in “assordante” silenzio.
Una volta chiusa dietro di noi la porta della mia cabina la spingo contro la parete e inizio a baciarla, ad accarezzare le sue spalle scendendo fino a raggiungere le sue mani… le dita si incrociano esattamente come le ...