1. L'epopea delle candele, seconda parte.


    Data: 03/06/2019, Categorie: Etero Autore: Honeymark

    ... del Pubblico Ministero, che ha introdotto in maniera efficace, sicura e diversificata, l’uso delle candele nei delitti e nelle pene di questa Università, si chiede allo stesso Pubblico ministero di volersi adoperare per trasformare tutte le matricole che sono state condannate oggi a fungere da candelabri umani in carciofo lampante nel corso della citata festa di laurea della sottoscritta laureanda, la sera di martedì grasso. Il PM ha commenti da aggiungere?
    
    A dir la verità, le sue parole mi aveva già avviato un’erezione e, conoscendola, sapevo che Valentina si era già bagnata.
    
    - Ehm… – dissi però. – Ho capito bene che si tratta di una ventina di matricole da adibire a candelabri umani?
    
    - All’incirca. – Rispose.
    
    - Forse sono un po’ tanti, anche perché poi vanno sottoposti anche alla fellatio riparatoria…
    
    Era il pompino che dovevano farmi tutti i condannati alla fine della performance.
    
    - Il PM troverà il tempo necessario, – sentenziò la presidente. – Magari facendosi aiutare dalla sua assistente.
    
    - Perfetto…
    
    Batté il martelletto.
    
    - Si proceda alla esecuzione delle condanne di primo grado!
    
    
    
    5.
    
    Il servizio d’ordine si mise a disposizione per facilitarci le cose, perché il pubblico diventa impaziente quando sta in attesa di scene sadomaso.
    
    Portammo le nostre matricole nello spogliatoio che ci era stato assegnato e Valentina mise in riga il maschietto e le tre femminucce, che già stavano con le mani legate dietro la schiena e con il ...
    ... cerottone sulla bocca.
    
    - Forza Valentina. – Dissi. – Animo!
    
    Prendemmo la sottana di Lucia e gliela alzammo fino al collo, dove Valentina gliela legò. Adesso mostrava le gambe con calze reggicalze e mutandine. Con la gonna legata al collo sembrava proprio un «carciofo», da cui il nome della punizione.
    
    Lucia automaticamente piegò un po’ la gamba destra per proteggere la vista delle mutandine. Ma la visione era bellissima lo stesso. Avrebbe fatto impazzire il pubblico.
    
    Facemmo la stessa cosa a Laura, che mostrò il suo disappunto all’idea di doversi mostrare così.
    
    - Stai ferma – le dissi piano, – che sono riuscito a evitarti il pubblico ludibrio di martedì prossimo, ma non questo.
    
    Annuì, ma arrossì lo stesso. Anche lei era bellissima e davvero erotica, così esposta come un carciofo.
    
    Passai alla nuova arrivata, ma prima diedi disposizioni per l’unico maschietto.
    
    - Gli sfilate i pantaloni, per favore? – Chiesi ai ragazzoni del servizio d’ordine.
    
    E loro glieli sfilarono in un batter d’occhio.
    
    - Trovate delle calze il reggicalze, poi fateglieli indossare.
    
    Miracolosamente, calze e reggicalze ce ne erano sempre a volontà. Magari con qualche smagliatura, ma c’erano. Gli fecero indossare le calze e gliele fissarono al reggicalze. Le ragazze, comprese le matricole in punizione, si girarono a guardarlo così. Lui si vergognò, ma le ragazze aumentarono la loro insana curiosità.
    
    - Fategli indossare un vestito da donna.
    
    I ragazzi lo sapevano e l’avevano già ...
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