L'epopea delle candele, seconda parte.
Data: 03/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Honeymark
... trovato. Glielo fecero indossare senza complimenti.
Intanto io e Valentina avevamo sollevato la gonna anche alla terza ragazza che, guarda caso, portava i collant. Evidentemente non si aspettata un’ispezione nel corso di un processo…
- Sfilate i collant a questa minus quam merdam e fatele indossare calze e reggicalze come al maschietto. – Dissi. – Adesso devo confrontarmi con la presidentessa del tribunale.
Andai a parlare con la presidentessa per informarla della disgraziata che aveva osato portare i collant in aula. Tornai tornai che erano tutti quattro già con calze e reggicalze.
- Cosa ha detto? – Mi domandò Valentina.
- Saranno entrambi a nostra esclusiva disposizione per tutto l’anno accademico.
- Entrambi? Perché due?
- I due ultimi arrivati.
- Ottimo, ma il maschietto che c’entra?
- Beh, non portava neanche lui calze e reggicalze.
- Ha ha!
Guardai il lavoro fatto e mi ritenni soddisfatto. I carciofi erano un capolavoro.
- Fatti aiutare da un fagiolo e portali in sfilata uno alla volta, frustandoli. – Dissi a Valentina. – Vado in sala anch’io a godermi lo spettacolo.
- Per il Carciofo aggravato vieni tu a prepararli?
- No. – Risposi. – Pensi di cavartela da sola?
- Sì, – disse rossa in faccia dalla goduria.
- Bene, – commentai. – Ricordati il frustino, dai sempre qualche colpetto ai culi.
- Agli ordini, capo!
In sala rullarono i tamburi del batterista e una speaker annunciò al microfono l’arrivo di quattro ...
... matricole - un maschietto e tre femminucce - nella disponibilità del sottoscritto e della sua assistente. Non fece nomi dei condannati ma citò solo i numeri di matricola. Minus, minus, minus, minus quam merdam.
Un attimo dopo vidi entrare una ragazza che tirava Lucia con un guinzaglio al collare. Vestita come un carciofo e incerottata sulla bocca sembrava esprimere il massimo dell’erotismo voyeuristico e della umiliazione perfetta. In una parola, oggi diremmo «bondage», ma allora quel termine francese non era ancora diffuso in Italia.
Lucia agli occhi sbarrati, ma obbediva docilmente seguendo il suo conducente e senza protestare per le frustatine che Valentina le dava passo a passo sul culo coperto dalle mutandine.
In effetti, calze e reggicalze rappresentano una visione feticista insostituibile. I veri feticisti amano soprattutto i piedi, ma a me e alle persone normali le calze sono il massimo. Mi attirano ancora oggi che sono passati 40 anni da quando sono scomparse.
Il pubblico fischiava e applaudiva, mentre la speaker, aiutata da Valentina, ordinava alla matricola di girarsi, di allargare un po’ le gambe, di mettersi in esposizione.
Poi Lucia fu riportata dentro e al suo posto venne Laura, molto più imbarazzata a essere esposta così in pubblico, al punto da non sentire le frustatine con le quali Valentina si stava proprio divertendo. Laura si sentiva morire di vergogna, anche se il pubblico non la guardava neppure in faccia. E quando girò il culo con le mutandine ...