Punti di vista
Data: 19/10/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: mtbp, Fonte: Annunci69
... “Mmmh, dovrei approfittarne allora. Quando mi ricapita un’occasione così”.
- “Già. Affrettati, l’offerta scade a breve”.
- “In effetti ho una perdita da sistemare. Puoi venire, ORA?”.
Quell’ORA, scritto in grande, mi prese alla sprovvista. Dovevo per forza andare, ma dovevo prima inventare una scusa. Dissi a mia moglie che andavo a correre e così di corsa uscii di casa.
LEI: Era un martedì afoso di luglio, fuori un caldo bestiale, me ne stavo tornando a casa, finito il turno di lavoro al bar. Passando davanti la casa di Diego lo vidi indaffarato nella cura del giardino, a petto nudo, pantaloncino a jeans. Il sole gli picchiava addosso, era sudato, quelle gocce di sudore che gli scendevano dalla schiena abbronzata, sarà stato il caldo ma quella scena era molto sexy. Gli passai accanto ma non si accorse di me, non potevo certo chiamarlo, così me ne tornai a casa, pensando a lui. Erano ormai giorni che non scopavo, ne avevo voglia, proprio in quel momento. Arrivai a casa, accesi il clima ma non riuscii a calmarmi, feci una doccia ma questa non mi aiutò a raffreddare le mie voglie. Così decisi di scrivergli.
LUI: Erano le 2 di pomeriggio, in giro non c’era nessuno, iniziai una corsa blanda fino davanti casa sua, mi avvicinai al portone che d’un tratto si aprì. Mi guardai intorno, poi entrai, come fossi un ladro. Silenziosamente salì le scale, raggiunsi il primo piano dove c’erano due porte entrambe chiuse, salì al secondo e una delle due era leggermente aperta. ...
... Mi avvicinai e la porta si aprì di più, dietro c’era lei che mi fece cenno di entrare velocemente per poi chiuderla di botto. Non appena la vidi rimasi a bocca aperta.
LEI: Indossai un vestitino nero di quelli più sexy che avevo, sotto un perizoma nero di pizzo e le mie scarpe con il tacco preferite. Se ancora ci fosse stato qualche dubbio, in quel modo l’avrei sciolto senza dubbio.
LUI: Era stupenda e sexy, lei rimase ferma vicino la porta, era impacciata e quella timidezza la rendeva ancora più bella. In un attimo le saltai addosso, la spinsi verso il muro e iniziai a baciarla, bacio che lei ricambiò intensamente. Le mani si fecero strada lungo il suo corpo, accarezzai quei seni, scesi sui fianchi, la tirai verso di me facendola aderire completamente sul mio corpo. Scesi di più con le mani e sollevai quel vestito fino ad arrivare al suo culo che era coperto soltanto da un piccolo perizoma. Ci baciammo a lungo, lei mi stringeva con le sue mani sulla schiena, si lasciò andare a quel desiderio che teneva dentro chissà da quanto tempo. Poi sentii le sue mani cercare il mio membro, me lo accarezzò dal pantaloncino aderente da corsa che indossavo, lo strinse e non lo mollò. Capii cosa voleva, sentii i suoi umori da sotto il perizoma, la lasciai fare per un po’, poi lei mi girò portandomi con la schiena verso il muro, continuò a baciarmi mentre con le mani cercò di entrare dentro il pantaloncino. Quando ci riuscì si staccò dalla mia bocca e si abbassò, iniziando a leccare e ...