Punti di vista
Data: 19/10/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: mtbp, Fonte: Annunci69
... succhiare il mio membro.
LEI: Aspettai un suo gesto, accanto alla porta. Ero lì per lui, vestita in quel modo come a dirgli “Prendimi e fammi ciò che vuoi”. Finalmente si decise, mi spinse verso il muro e ci baciammo, le sue mani mi accarezzarono e toccarono dappertutto, mi strinse a se e sentii il suo membro già in erezione. Lo volevo subito, lo presi in mano e lo strinsi, “niente male però”. Nel suo racconto aveva parlato di quell’uomo che prese la povera casalinga e la buttò per terra, scaraventandosi contro di essa e la iniziò a scopare prendendola da dietro. Mi aspettavo una cosa del genere, ma lui se ne rimase fermo, perciò decisi di darmi una mossa io, non avevo voglia di aspettare. Lo girai e lo spinsi con forza con le spalle verso il muro, strinsi quel membro duro tra le mani e poi mi abbassai su di esso. Lo tirai fuori, aveva un bel cazzo, e iniziai a leccarglielo e succhiarlo come meglio potevo. Con una mano lo tenevo fermo, con la testa me lo portavo dentro, con l’altra mano mi accarezzavo la mia intimità.
LUI: Mi trovavo in piedi, spalle al muro, con quella donna tanto desiderata abbassata sulle ginocchia che mi stava facendo un pompino con una voglia e una foga intensa. Vedevo la sua testa muoversi avanti e indietro lungo il mio pene, non potevo credere che quella ragazza, così timida che avevo conosciuto qualche giorno prima, potesse adorare il cazzo così tanto come stava facendo. Fu talmente intenso che non riuscii a controllarmi e mi lasciai andare ...
... dentro la sua bocca riuscendo ad avvisarla solo un paio di secondi prima. Lei non si spostò e così le riempii la bocca con tutta la mia voglia che lei ingoiò fino all’ultimo, ripulendomi anche dopo la mia venuta. Finito il lavoro si rialzò, soddisfatta per quello che aveva fatto, sorrise, si era lasciata andare. La sua espressione era diversa, la vedevo felice perché in fondo si sentiva libera da un peso che aveva dentro da chissà quanto tempo.
LEI: Succhiare quel membro era bello, ma avevo voglia di prenderlo, così stavo facendo per rialzarmi quando lui venne all’improvviso dentro la mia bocca. Il bastardo mi avvisò all’ultimo, quando ormai stava già venendo, non ebbi il tempo di spostarmi che fui inondata da quella venuta, non riuscii a tenerla tutta in bocca, dovetti ingoiare per non soffocare. Quando terminò uscì dalla mia bocca, non poteva finire così, avevo voglia di prenderlo io, così lo ripresi in bocca cercando di farlo tornare in vita di nuovo. ci provai un po’, poi dovetti demordere e mi rialzai.
LUI: Ma non era finita là, non poteva finire così, e non ci volle molto perché tornassi ad eccitarmi e farlo diventare duro. Mi bastò guardarla mentre si spogliava, era stupenda, la lasciai con addosso solo le scarpe. Ripresi a baciarla, le nostre lingue si cercarono a lungo, strinsi i suoi seni stavolta liberi, la portai verso il tavolo da cucina dove una volta arrivati la girai, la feci piegare in avanti e da dietro iniziai a scoparla. Entrai dentro di lei con un colpo ...