Capodanno a saturnia - il giorno dopo (seconda parte)
Data: 11/06/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Ultralogos, Fonte: Annunci69
... paese”
Mi fa Gianni mentre io sarei sprofondato dalla vergogna.
Un braccio mi cinge le spalle.
- “Regà stasera Andrea gioca con me”
- “Dimitri non rompere i coglioni, stasera Andrea ci fa scopare a tutti”
Gli risponde Giulio scocciato. Ma un grugnito lo blocca e subito dopo:
- “Giulio se alzi solo una mano verso Andrea prima ti pesto e dopo ti sfondo il culo, vuoi provare?”
- “Che cazzo però potevi dircelo, ce ne restavamo a casa se sapevamo che volevi farti una solitaria col fidanzatino”
- “Giocate tra di voi e coinvolgete Gianni, dopo, se mi va, vi faccio giocare con Andrea alle mie condizioni”
Ma che cazzo stava succedendo? Ero furioso perché parlavano di me come se non ci fossi e si mettevano d’accordo per chi mi doveva scopare senza manco chiedermi se a me andava. Ero però eccitato da quel maschio di Dimitri che con autorità aveva messo al posto loro quel branco di allupati. Mentre pensavo questo Dimitri mi gira il viso e inizia a baciarmi profondamente.
- “Guardali i finocchi come fanno l’amore”
Ci apostrofa Giulio che evidentemente non aveva gradito quel cambio di programma, ma Dimitri ancora attaccato alla mia bocca emette una sorta di ringhio che zittisce immediatamente Giulio e gli altri due che alla battuta stavano ridendo.
Ero estasiato dalla potenza di questo ragazzo ed era chiaro che avrebbe potuto farmi tutto ciò che desiderava.
Mi bacia e mi tocca su tutto il corpo, si stacca e mi mette due dita in bocca.
- ...
... “Succhiale”
E io obbedisco. Le dita diventano tre e poi quattro, mi stava scavando la gola e con l’altra mano si era insinuato nel costume a solleticare il solco tra le mie chiappe. Toglie la mano dalla bocca e ricomincia a baciarmi, con la seconda mano scende nel solco ad aiutare la prima, inizia a solleticare e stuzzicare il mio fiore.
- “Stasera non potrai bere il mio piscio, ma saprò farti godere e mi farai godere”
E mentre diceva quelle parole già mi mancava il sapore aspro e salato della sua pipì.
Intanto sento distintamente la bestia tra le sue gambe che, dura come un tronco di legno, spinge sul mio sesso che a confronto è ridicolo e, un leggero dolore proveniente dal mio culo, mi avvisa che due dita sono dentro. Un sospiro di dolore e piacere mi esce e comunica agli altri l’inizio delle danze.
Le dita prendono possesso della mia carne e giocano ad entrare, uscire, fermarsi dentro e spingere sulla prostata.
Mi allargano.
Diventano tre e intanto Dimitri mi bacia e mi lecca la faccia, il collo, le orecchie. Non ci vedevo più e non perché era notte. Le dita mi stanno martoriando il buchetto e il piacere che mi procurano è grande, ma niente a paragone del godimento che mi darebbe il suo cazzone.
Inizio a stringerglielo da sopra il costume.
Volevo che capisse che ci stavo, che mi poteva scopare.
Niente.
Imperterrito continuava a scoparmi con le dita e a baciarmi.
Cazzo lo volevo nel culo! Non ne potevo più, mi stava facendo venire senza manco ...