Cronache quotidiane#1
Data: 17/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Lerry
... Ciononostante, la mia attenzione è ancora concentrata tutta lì, su Rosita seduta al lato più corto della cattedra, durante l'interrogazione di Storia dell'arte, con le gambe accavallate, l'orlo della gonna infossato nel triangolo delle cosce e il petto, arrogante imponente massiccio, proteso in avanti, in tutta la sua magnificenza, progettato com'è per essere ammirato contemplato idolatrato da sguardi gravidi di desiderio di uomini che su quei colli lisci caldi morbidi vorrebbero strusciarsi e rotolarsi, per sfogare tutta la voglia che preme nei coglioni gonfi e che li rende obnubilati e dementi, qualunque sia il quoziente intellettivo in campo, perché quelle tette, quel culo, quelle cosce, quelle labbra, quegli occhi verdi febbricitanti e bramosamente affamati fanno semplicemente uscire pazzi!, come pazzo demente obnubilato è il prof che la esamina senza sentire una sola parola che esala melodiosa dalla bocca carnosa che lo seduce e lo rivolta come un gambaletto, calamitandone lo sguardo e conducendolo, come per mano, prima fra le zizze, poi spietatamente in mezzo alla cosce, dove ristagna, impantanato in una palude di desiderio che lo avvince, lo disumanizza, gli estirpa la radice animale, l'essenza selvatica, facendola ululare, scalpitare, soffiare, mentre fiuta nell'aria l'odore afrodolce del sesso della femmina, primigenia promessa di felicità) - Sì, l'ho vista. Rosita è carina, non lo nego, ma non è il mio tipo. Ripeto: non-è-il-mio-tipo! (Risate) - Com'è che dite ...
... voi latinisti? Uva nondum matura est! (E giù altre risate, di scherno stavolta, mentre la canna arriva a me. Io in verità preferisco il fumo, la maria allenta troppo il mio autocontrollo e non mi piace, ma adesso l'accolgo con lo stesso entusiasmo con cui fu afferrata la biblica manna dal cielo, perché, sì lo ammetto, sono davvero alle corde, la mia difesa si sgretola inesorabilmente sotto i colpi delle due impudenti e comincio a cedere, come un boxeur ormai allo stremo) - Pensatela come vi pare, se vi fa piacere immaginarmi sbavante come una lumaca dietro la gonnella di Rosita, fate pure. - Facciamo così, la prossima volta ti scattiamo una foto, così ti rendi conto come stai in presenza di Rosita. - Sembri uno sulla poltroncina del dentista, occhi sgranati e bocca aperta. (Risate) - Io non sono un vigliacco, - dico dopo un po', mentendo. - Lo sei, lo sei... - Quanto meno, lo sei in presenza delle donne... E passa 'sta canna, che hai mangiato il pollo? - Quale pollo? Ho preso solo un paio di pasticcini... (Risate) - Che tipo che sei, oh! - È un modo di dire... ahahahah - Ah sì? Mai sentito. E cosa vorrebbe dire? - Quando mangi il pollo con le mani, le dita ti si ungono e le cose, tipo i tovaglioli di carta per pulirti, rimangono attaccate ai polpastrelli. Ecco, la canna ti si era attaccata alle dita come se avessi mangiato il pollo. - Ah. Lo terrò presente. - Bravo. - Ad ogni modo, sbaverò pure, come dite voi che sapete tutto, ma non sono un vigliacco. Piuttosto, parlerei di ...