Le avventure di mark breedings i - Racconti Erotici

Le avventure di mark breedings i

... in cui Mark prese coscienza di quanto fosse bello il suo amico. A differenza sua era moro e con due incredibili occhi verdi. Due pettorali incredibili e un inizio di peluria nera, che per quanto lo sport non lo contemplasse, lui si ostinava a non voler rasare a differenza degli altri compagni della squadra di nuoto. Paul lo guardò da seduto gli sorrise e si sfilò le scarpe aiutandosi con i piedi “Che aspetti Mark? Sei dei nostri o rimani lì a guardarci?”

Linda cominciò a fissarlo ed a leccarsi distrattamente le labbra carnose. Mark si sentiva idiota, l’unica cosa per porre fine a quell’imbarazzo era sicuramente accomodarsi sulla sinistra della ragazza, almeno avrebbe evitato di guardarla in faccia e avrebbe posto fine all’incredibile imbarazzo. Cercò di tenersi il più lontano possibile da Linda, come se lui fosse estraneo alla coppia che si era formata, deglutiva a fatica e teneva le mani intrecciate davanti.

Linda era divertita dalla situazione e per quanto fossero coetanei, lei si era comunque presa la briga di fare esperienza con parecchi membri della squadra di Rugby e sapeva il fatto suo.

Gli sorrise maliziosamente “Andiamo Mark, rilassati e togliti la maglietta!”

Impacciato accolse l’invito della ragazza e se la sfilò rapidamente.

“Vediamo cosa abbiamo qui – allungò la mano sinistra sul petto di Mark – caspita che petto, ero curiosa di toccarlo, ti ho visto tante volte nuotare ed uscire dall’acqua e spesso mi sono chiesta come fosse la tua pelle!” ...

... Continuò tranquilla a carezzargli il petto soffermandosi sul capezzolo “Hai dei bei capezzoli Mark, te lo ha mai detto nessuno? Senti come diventano duri!”

Mark chiuse gli occhi e cominciò visibilmente ad arrossire

“Ora sento anche il petto del tuo amico e poi vi dico se è lo stesso!” allungò quindi la mano destra e ripeté le stesse mosse sul petto di Paul

“Mmm devo dire che la consistenza è la stessa, ma certo tu Paul hai un bel pelo nero, che ne dite di sentire anche voi i miei?”

A quel punto Mark trasalì e fece per alzarsi, ma Linda gli prese il polso decisa e lo fece ricadere sul divano “No Mark, non andare via, ricambia almeno quello che ho fatto io! Non ti piaccio?”

Era una sfida, Linda era una femmina strepitosa, non tanto alta ma con delle curve pazzesche e tutte al posto giusto, non toccarla avrebbe potuto significare sputtanamento totale per tutta la scuola!

Si fece quindi coraggio, sospirò ed allungò una mano sulla tetta della ragazza, cominciando piano piano a titillarle il capezzolo “Bravo Mark, così dai! Sei bravo mi piace siii, mmm, anche tu Paul, dai, ho due tette, una per uno!”

Paul non se lo fece ripetere ed accolse all’istante l’invito. Linda cominciava a smaniare, allungò le mani fino alla vita e si sfilo piano gli slip, lasciando giocare i ragazzi con le sue tette. Mark era ormai in estasi e cominciava a farsi più audace. Nel toccare la tetta di Linda, avvertì le punte delle dita di Paul che giocavano con l’altro seno e quella specie di ...