Lo stupro dei pescivendoli
Data: 19/06/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Abidibbi
... divertiti a guardare e durante la quale la donna era era caduta fra i banchi di ghiaccio della vicina pescheria, dove stata spogliata in pubblico dall’uomo della sicurezza e tre camerieri. Era stata toccata dappertutto e uno dei camerieri, un rozzo siciliano di Caltagirone, aveva perfino proposto ai colleghi di portarla di là per "vedere se aveva nascosto qualcosa nella fica" ma il principale lo aveva zittito con due parole secche e l'ordine di tornare subito al banco. Era comunque stata palpata dappertutto e le mortadelle erano venute fuori. Lei si sentiva come se l'avessero stuprata in gruppo.
Due agenti donne, in divisa, e un ispettore in borghese, chiamati da Tamburini, erano arrivati poco dopo a prelevarla e se ne erano tornate verso il vicino Commissariato. Lei si era messa a piangere per la vergogna passando davanti alla scalinata di San Petronio, la chiesa dove era andata tante volte, e al Comune dove si era sposata sei anni prima, e non aveva più smesso fino al Commissariato. La donna era diventata povera all’improvviso, due mesi prima. Pagare i debiti non era nemmeno pensabile. Tutto era ipotecato, anche il suo conto personale era stato bloccato. Le amicizie fredde e lontane da quando era arrivato il provvedimento di sequestro della attività commerciale, un famoso negozio di trucchi e parrucche in via Santo Stefano. La famiglia era ridotta alla vecchia madre, con la sua pensione che non bastava nemmeno a lei. Il marito scomparso ai Caraibi con il milione di ...
... garanzia e la segretaria assunta sei mesi prima, diventata sua amante. Tutto in pochi mesi. Il conto in banca era asciutto e la dispensa era finita. Due chili di pasta, qualche scatoletta. Aiuto delle due amiche più strette nelle prime settimane, ma poi si era vergognata di chiedere ancora, anche se di sicuro non lo avrebbero negato, ma ora lei aveva bisogno di gesti spontanei. Sta pensando di trovarsi un amante ricco o, più semplicemente, di prostituirsi, ma ha paura. Lei non ha un carattere forte. Non si è accorta di nulla. La fuga del marito l’ha sorpresa.
L’idea di rubare le mortadelle nel locale dove si era fermata a mangiare tante volte le era venuta la mattina, prendendo in mano un reggipetto della madre. In commissariato le diedero dell’acqua da bere, una poliziotta rimase a parlare con lei per una ventina di minuti, le fece un caffè, poi la portarono in una macchina senza insegne né lampeggianti, a casa, un villino in stile liberty all’inizio di via Casaglia, fermandosi ad un supermercato per i rifornimenti di base. Davanti alla porta aspettava una assistente sociale avvertita per telefono dalla Questura. In casa la bambina e la madre non sapevano nulla. L’assistente sociale, esperta, si finse una amica di tempi lontani incontrata per caso e si fermò a preparare la cena. Così il gesto disperato aveva innescato una catena di cure che lei non immaginava neanche che esistesse, dato che non ne aveva mai avuto bisogno prima.
Nel corso degli accertamenti di rito, circa ...