La Coinquilina cap.18
Data: 21/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti
... “Beh, non preoccuparti Gus, succede quando c’è tensione..butto tutto in lavatrice e mi vado a cambiare…” Sara mise una particolare enfasi nel pronunciare l’ultima parola, si alzò e scomparve verso il bagno. Gustavo guardò Beatrice, che non accennava a calmarsi ed era sempre paonazza in volto. Allora si limitò a dirle: “ Però Bea, potevi anche evitare di darle della troia in questa maniera. Non fa piacere a nessuno sentirsi giudicati in maniera così tranchant..” Ma lei non volle sentirne e disse, quasi urlando: “ma non la vedi? io le conosco le donne. Lei si veste così per attirare la tua attenzione, quel top lo ha allacciato male per far succedere questa cosa, voleva mettermi in difficoltà di fronte a te, voleva umiliarmi! E tu ancora coglione che la difendi ed anziché proteggere il nostro rapporto mi fai passare per quella che giudica sommariamente, come se non avessi capito benissimo a che gioco state giocando, tu e lei!” Gustavo ripercorse mentalmente i fatti avvenuti fino a quel giorno. E’ vero, la situazione tra lui e Sara non era stata propriamente cristallina, ma dal canto suo aveva cercato in tutte le maniere di volgere in direzione di Beatrice, di proteggerla, di comprenderla. Forse quella cena non era stata la migliore delle idee, però pensò a quanto quell’atteggiamento geloso e sospettoso di Bea potesse indurlo ulteriormente a nasconderle parti di verità, a fargli vivere un dualismo insostenibile tra la libertà di essere e di agire ed una relazione tormentata e ...
... piena di paletti. Iniziò a percepire un senso di soffocamento. La guardò e le disse: “Bea, qui non c’è nessuna contesa, perché ognuno deve essere in grado di comportarsi spontaneamente e scegliere di conseguenza. Io ti ho scelto, fino ad oggi è stato così. Ma non sono disposto a renderti conto di qualsiasi cosa succeda attorno a me. Io posso solo rispondere di me stesso e dei miei desideri..” Non fece in tempo a finire la frase, che Sara rientrò dalla porta della sala da pranzo; Aveva i capelli bagnati, e sembrava rilassata dalla doccia appena fatta. Addosso, aveva messo un caftano bianco a fiori, leggerissimo, con due spacchi laterali che arrivavano fino alle anche. Attraverso di esso si vedeva chiaramente l’assenza di biancheria intima. Prese la bottiglia di vino e se ne versò un bicchiere, nel silenzio dei suoi commensali. Poi si sedette in maniera scomposta con una gamba sotto il sedere e prima di portarsi il bicchiere alla bocca disse, rivolta verso Gustavo: “Spero che gli animi si siano calmati, mi piacerebbe tanto mangiare quel filetto al pepe rosa..” Beatrice la guardò con aria di sfida. Non disse nulla ma nel suo sguardo si poteva leggere tutto. Gustavo vide Sara come forse non l’aveva mai vista, seria ma serena, avvolta come da un’aura di candore, posare il calice sulla tavola e prendere la parola senza chiedere il permesso: “Vedi Beatrice, le tue parole offensive e il tuo stato d’animo alterato non danneggiano me ma te stessa. Pensi veramente di poter vivere qualsiasi ...