La Coinquilina cap.18
Data: 21/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti
... una sorta di soprassalto a Gustavo, che lo riportò alla difficile realtà. Dopo aver udito pochi passi, dalla porta della cucina spuntarono i capelli rossi di Sara, che senza troppi convenevoli disse: “Ciao Bea, ciao Gustavo. sono arrivata, scusate l’ora..la mia collega mi ha ammorbato con le sue storiacce d’amore...uuh avete già preparato tutto? che bravi, datemi un attimo che mi do’ una rinfrescata, mi cambio e sono da voi” La velocità dell’ingerenza di Sara nel loro momento di pace ed idillio non li turbò molto e Beatrice non sembrò neppure troppo turbata dal vestitino nero aderente che Sara indossava sotto una giacca primaverile. Mentre Gustavo stava apparecchiando e Beatrice controllava la cottura della pasta, Sara fece il suo ingresso in sala da pranzo. Come concordato con il suo coinquilino, aveva indossato quella gonnellina a fiori ed il top arancione. Gustavo cercò di evitare di guardarla troppo intensamente, sebbene quei seni avvolti come una mano dentro ad un guanto fossero decisamente attrattivi ai suoi occhi. “Lo so che è tardi ed avete preparato quasi tutto, ma almeno fatevi aiutare ad apparecchiare..poi per sparecchiare e pulire ci penso io” disse Sara mettendosi subito a posizionare i calici da vino sulla tavola. Beatrice, dal canto suo, passò qualche secondo ad osservarla, approfittando del fatto che entrambi fossero distratti dall’organizzare la mise en table. Ovviamente notò il top stretto e scollato posato sui seni liberi di Sara e fu costretta a scacciare ...
... velocemente il morso di gelosia che la colse, aiutata dal fatto che la pasta fosse finalmente cotta. “Con la pasta ci siamo!” esclamò con soddisfazione. “Bene, anche la tavola è pronta” disse Gustavo, che si diresse verso Beatrice per coadiuvarla nelle operazioni successive. Sara, di tutta risposta, si versò un bicchiere di vino rosso, si sedette su uno sgabello del bancone ed approfittò di quei momenti per osservare meglio Bea. Era vestita con una longuette beige, una camicetta nera ed un golfino color crema. La trovò carina, con quei lineamenti fini ed il viso acqua e sapone. La vide molto premurosa nei confronti di Gustavo e trovò che fossero molto affiatati ed armoniosi mentre scolavano la pasta assieme. Pensò che forse, quella donna fosse giusta per Gustavo, che non tutti sono fatti per vivere le relazioni con la libertà e con la sua apertura mentale e che alla fine, tutto avesse un senso inquadrato nella varietà del genere umano. Si sedettero a tavola ed iniziarono a chiacchierare del più e del meno. Beatrice sembrava molto interessata al lavoro ed agli interessi di Sara e quest’ultima, dal canto suo, fece di tutto per mantenere la discussione su binari tranquilli e piacevoli. La prima bottiglia di vino finì velocemente e Sara si offrì subito per stappare la seconda. Portò sulla tavola la bottiglia ed il cavatappi. Nelle sue intenzioni, voleva rispolverare quel gesto dell’odorare il tappo che aveva imparato ad un corso di degustazione fatto qualche anno prima. Il tappo ...