1. La Coinquilina cap.18


    Data: 21/10/2017, Categorie: Etero Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    ... filetto al pepe rosa sarebbe stato un menù gustoso e poco impegnativo. La giornata passò relativamente veloce, accelerata da due conference call e numerose grane da risolvere. Mano a mano che le 18 si avvicinavano, però, Gustavo sentiva crescere dentro di sé un senso di inquietudine, che cercò invano di non trasmettere a Beatrice, che se ne accorse. Appena salirono in macchina per dirigersi a casa, Bea si voltò verso lo sguardo scuro e teso di Gustavo, gli sorrise ed accompagnato ad una carezza sull’avambraccio gli disse: “tesoro, che c’è, mi sembri arrabbiato..” “No, no, non sono arrabbiato. Spero solo che stasera vada tutto bene e che si risolva tutto..” Beatrice spostò lo sguardo oltre il finestrino, cercando ispirazione per dire le parole giuste tra il filare di pioppi che scorreva veloce a fianco all’auto. “Gus, ci ho pensato e credo che questa situazione sia partita con il piede sbagliato. Mi rendo conto di essere appena entrata nella tua vita e che è necessario che ti dia fiducia. Quindi mi fido di quello che mi hai detto finora sulla tua coinquilina e stasera cercherò di vederla tale e non come una potenziale antagonista” Quelle parole di conforto da parte di Beatrice ebbero un duplice effetto su Gustavo: da una parte apprezzò lo sforzo fatto per evitare di aumentare la tensione che si era creata, venendogli incontro; ma dall’altra , questa sua totale fiducia accordatagli lo faceva sentire terribilmente in difetto, perché non era stato per niente sincero nei suoi ...
    ... confronti. Ma ormai era in ballo, e non poteva certo raccontarle ora che non era vero nulla, che lui aveva un debole per la sua coinquilina così spudorata e procace e che avevano fatto sesso diverse volte. Si limitò a dire: “Grazie Bea, sei una ragazza fantastica..mi sento molto fortunato ad averti incontrato” Passarono velocemente al supermercato a prendere gli ingredienti mancanti e verso le 19 varcarono la soglia di casa. Gustavo ebbe subito paura di incontrare Sara, magari in una delle mise che era solita indossare. Per esorcizzare la cosa, urlò un inconsueto “c’è nessunoo?” sperando che il suo appello andasse perduto. Così fu, e controllando il telefono vide un messaggio di Sara che recitava “Ciao Gus, come ti avevo anticipato, mi sono fermata a prendere un aperitivo con una collega. Per le otto sarò sicuramente a casa, baci” Di nuovo, Gustavo fu rasserenato dall’assenza di Sara e quando alzò gli occhi dal telefono vide lo sguardo interrogativo di Beatrice, che rassicurò subito: “è Sara, dice che è a prendere un aperitivo con una collega. Per le 8 sarà qui. Dai, iniziamo a preparare” Quell’ora passò veloce ed armoniosa. Gustavo aveva già potuto apprezzare sul lavoro la capacità di Beatrice di saper essere collaborativa ma non invadente, ed anche in questa occasione ne ebbe una conferma. Stapparono una bottiglia di pinot nero, ed aprirono un pacchetto di patatine di mais da stuzzicare mentre preparavano. Alle otto meno dieci sentirono aprire la porta. Quel rumore fece avere ...
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