Mai dire mai
Data: 26/06/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Legolax473
... alto, le allargò le gambe e iniziò di nuovo a penetrarla prima piano poi sempre più forte.
Ogni colpo arrivava fino in fondo, aveva l’impressione che il cazzo le potesse arrivare fino in gola e le piaceva, urlava, gemeva, cosi come lui che aumentava sempre di più l’intensità della penetrazione fino a quando anche lui non venne copiosamente seguito quasi subito anche da lei.
CAPITOLO QUARTO
La mattina seguente Sole aprì gli occhi, cercò l’orologio sul comodino e guardò l’ora erano le 8:00, aveva dormito circa 6 ore.
“Spero che non sia un sogno” pensò mentre cercava di riprendersi, si guardò in giro e concluse che era la realtà, quindi aveva fatto l’amore con il suo rapitore e non era stato un sogno.
Dopo essersi lavata andò nella stanza del camino dove c’era lui ad attenderla.
“Buongiorno, ben alzata. Dormito bene?”
“Buongiorno, si dormito benissimo…grazie.”
“Bene, ora fai colazione e poi usciamo.”
“Dove andiamo?”
“Sarà una sorpresa.”
“Daii dimmi dove andremo?”
“Più insisti meno cose ti dirò.”
“Uffa!”
Dopo che ebbe fatto colazione uscirono e iniziarono a percorrere un sentiero tra gli alberi, camminarono per una buona mezzora dopodiché lei chiese: “Ma si può sapere dove stiamo andando?”
“Abbi fiducia, non te ne pentirai.”
“Ok.”
Ad un certo momento si fermò e le disse: “Ora devo metterti questa” tirando fuori il foulard che aveva usato per bendarla quando la rapì.
“Perché?”
“Perché cosi renderà la sorpresa ancora ...
... più bella.”
“Ma io voglio vedere dove mi stai portando.”
“Stai tranquilla lo vedrai, fidati di me.”
“Ok, ok.”
Sole accettò e si fece bendare, cosi ripresero il cammino con Giovanni che guidava la ragazza.
Dopo circa dieci minuti si fermarono e Giovanni le tolse la benda, il tempo di riabituarsi alla luce che Sole si trovò davanti ad un grande capannone.
“Che cos’è?”
“E’ la sorpresa, entra e vedrai.”
Sole si avviò verso la porta d’ingresso la aprì e rimase a bocca aperta, all’interno vi erano grandi covoni di paglia e tanta altra a terra.
“Un pagliaio!!!” esclamò lei.
“Esatto, proprio come nel racconto” rispose lui.
“Ora dobbiamo fare come nel racconto, giusto?” chiese lei maliziosamente.
“Beh io direi proprio di si.”
Iniziarono a baciarsi prima in piedi e poi si sdraiarono sulla paglia che si trovava in terra, mentre si baciavano iniziarono anche a spogliarsi reciprocamente in preda alla passione, quando sentirono dei rumori provenire da fuori, sembrava il rumore di un trattore che si avvicinava.
“Nasconditi, il padrone!” esclamò lui.
Entrambi si nascosero dietro ai covoni, dopo qualche minuto la porta si aprì ed entrò un uomo che con un forcone prese la paglia caricandola su un trattore, quando ebbe finito richiuse la porta allontanandosi.
Fecero passare qualche minuto poi entrambi uscirono dai loro “nascondigli” entrambi con della paglia tra i capelli: “Ma scusa non lo conosci il proprietario di questo pagliaio?” chiese ...