Luana - Cap.IV Prove generali
Data: 27/06/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: VicentinoGrey
... preavvisato che ti avrei fatto passare la voglia di fare la schifosa con i ragazzi – disse Silvia – e adesso sta’ zitta e fa’ divertire Valeria. La ragazza, mezza nuda, si sedette cavalcioni sul ventre di Luana e iniziò a massaggiarle con forza il petto. Il suo sesso umido strusciava sulla pelle bollente della prosperosa ragazza e ben presto lasciò le sue scie appiccicose come una lumaca impazzita. Valeria le stropicciava i seni e i capezzoli, li massaggiava come pagnotte di pane, li stringeva come palline anti stress e poi li prendeva a schiaffi. Suo malgrado, Luana non poté fare a meno di emettere qualche sospiro di piacere. Valeria però svelò ben presto il motivo di quell’interesse quasi patologico per i seni della compagna. - Brutta stronza. Tu hai avuto in regalo tutta questa roba mentre io ho solo questi – e togliendosi la maglia rivelò due piccoli rigonfiamenti su cui spuntavano dei minuscoli capezzoli rosa – è giusto che adesso mi tolga il piacere di toccare quello che a me manca e che ti faccia pagare caro quello che la natura ti ha dato gratis. Iniziò così una sequenza di schiaffi indirizzati ai lati delle due mammelle. Dapprima con una cadenza lenta e una forza modesta, poi, vedendo che Luana non sembrava soffrirne particolarmente, Valeria cominciò a far echeggiare le sberle nella stanza, facendo contemporaneamente calare il silenzio tra gli spettatori. Il suono dei palmi che si schiantavano contro i due globi di carne divenne magnetico e molto stimolante per gli ...
... astanti. Anna e Barbara, già eccitate per le carezze ricevute, si masturbarono furiosamente davanti a quello che ormai era il giocattolo sessuale di tutta la classe. - Fai bene, Valeria, continua così. Hai detto giusto: deve pagare adesso quello che solo lei ha avuto in regalo! – sentenziò Anna – dai, aumenta pure con la forza. Non vedi che questa puttana è anche masochista? Ha la faccia di una che sta godendo! E fa godere anche me…. Luana stava provando una miscela totalmente nuova di sensazioni. Era vittima di una violenza di gruppo: avrebbe voluto scomparire per l’umiliante situazione di essere esposta nuda agli occhi dei suoi compagni di classe. Con quale faccia avrebbe potuto fare ritorno in aula, sentendosi addosso gli sguardi divertiti, i risolini, le occhiate maliziose dei ragazzi e quelle invidiose delle ragazze? Cosa avrebbe raccontato ai genitori quando quella sera avrebbe chiesto a loro di cambiare scuola o almeno classe? Cosa avrebbe pensato di sé stessa in futuro, dopo aver sperimentato rapporti omosessuali con le compagne e aver dispensato piacere con tutto il suo corpo ai compagni? Avrebbe continuato ad avere stima in sé stessa, visto come era considerata dalla maggior parte dei suoi conoscenti? Un mero giocattolo da usare per soddisfare desideri nascosti, togliersi misere soddisfazioni di rivalsa o compiacersi per sedare per una volta i morsi dell’invidia per una sensualità esagerata. Le stesse mammelle, che le davano visibilità al mondo, erano martoriate da ...