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Il giudizio di paride - 3, il più bello fra gli umani
Data: 01/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad
... esplose! Paride sentì fremere in maniera ancora più vibrante il cazzo che teneva fra le labbra, sentì lo spurgo farsi più copioso, più denso, più dolciastro… e infine si trovò la bocca piena di un liquido dallo strano sapore e dalla strana consistenza. Si rese conto che Menelao stava sborrando, che era il suo seme quel liquido nella sua bocca, e la cosa lo inorgoglì, mentre ingoiava con felice abbandono. Alla fine si tolse dalla bocca quel cazzo ormai molle e si rialzò. Ancora ad occhi chiusi, Menelao lo abbracciò con forza. “Cos’hai fatto?”, mormorò ancora ansimante. “Non lo so.”, rispose Paride, ancora incredulo lui stesso. Poi l’altro gli prese il volto fra le mani e lo fissò negli occhi: “Non mi era mai successo…”, disse teneramente. “Neppure a me…”, sorrise Paride. Tornarono a baciarsi. “I tuoi baci sono più inebrianti del vino speziato. – mormorò Menelao – Mi stordiscono e non riesco a saziarmene…” “E io non voglio che tu te ne sazi, mio dolce signore…” Seguì un altro lungo intervallo di baci e carezze appassionate. “Mi spaventa l’idea che fra un po’ partirai.”, disse alla fine Menelao. Perso nei suoi sogni, Paride non aveva mai posto idea a questo fatto. Rimase un istante impietrito, poi si riscosse: “Vieni via con me! – esclamò speranzoso – Vieni con me a Troia!” Menelao lo fissò sconsolato. “Sono il re di Sparta, - rispose e c’era il pianto nella sua voce – sono il marito di Elena: come potrei?” “Già, hai ragione: come potresti?”, mormorò Paride, sentendosi d’un tratto il gelo nelle vene. Si avviò verso il cavallo. Menelao si ricompose in fretta e lo seguì. Tornarono senza scam- biarsi una parola, persi ciascuno nella propria disperazione. .