1. Come scopare mio suocero... 2


    Data: 03/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: cicciobear, Fonte: Annunci69

    Mentre salivamo, restammo in silenzio, io pensai che gli sarei saltato addosso appena dietro la porta era vero che lui mi eccitava da morire, ma mentre pensavo questo Gaetano mi disse: “Sai non so se abbiamo fatto bene a salire subito a casa tua, abbiamo bevuto abbastanza birra stasera e non vorrei che poi ci pentissimo di quello che faremo… Sai mi piaci veramente e non vorrei rischiare di rovinare tutto con una scopata da mezzi alticci…”. Aveva ragione, saremmo stati degli stupidi e allora io prendendolo sotto braccio lo rassicurai e gli dissi sorridendo: “Ma che hai pensato, io ti ho detto che voglio rivedere il tuo cazzone per farci pace, mica che voglio scopare… ahahahah”. Anche Gaetano se ne uscì con una bella risata liberatoria e disse che così poteva andare e che al massimo mi avrebbe schiaffeggiato con il suo cazzone, per come mi ero comportato al Motel.
    
    Arrivati in casa, dissi che sarei dovuto andare in bagno a pisciare, e lui mi disse che anche lui doveva pisciare e gli proposi di far incontrare subito i nostri cazzi mentre pisciavamo, ridendo ci siamo diretti al bagno e davanti al wc, estratti i cazzi mezzi barzotti, ci siamo svuotati le rispettive vesciche, ognuno guardava il cazzo dell’altro ed era veramente un bello spettacolo, vedere i cazzi che pisciavano.
    
    Eravamo lì con i nostri cazzi in mano, e per la seconda vidi il cazzo di Gaetano, ora con l’alcool che mi aveva liberato ogni freno inibitorio, ora che avevo conosciuto meglio Gaetano, guardando ...
    ... quel favoloso cazzo che aveva fra le gambe, mi chiesi come avevo fatto quella sera in Motel a fare la checca sfranta, come mi era venuto in mente di fare quella scena patetica, rivestirmi e andarmene, quel cazzo era veramente perfetto e ora potevo gustarmelo come volevo. Era ancora mezzo moscio, ma già superava i 18 cm. Ciò che lo rendeva invitante era la sua perfezione: largo, con la pelle del prepuzio che pur non essendo circonciso, scopriva bene la cappella, di un incarnato chiaro che metteva bene in evidenza il rosso acceso della cappella grande e rotonda. Mentre pisciavo mi ero perso a fissarlo e ancor prima che lui terminasse non ho resistito e mi sono abbassato per farmi pisciare in faccia. Gaetano si sgrullò il suo cazzo sulle mie labbra ed io aprii la mia bocca e assaggiai le sue ultime gocce. Iniziai a leccare la cappella, fino a farla diventare lucida e scivolosa con la mia saliva, a quel mio trattamento Gaetano reagì iniziando a schiaffeggiarmi con il suo cazzone, “Ah ora ti piace il mio cazzo brutto porco? L’altra sera hai fatto lo stronzetto e te ne sei andato… tieni te lo meriti di essere schiaffeggiato con il mio cazzo moscio”. Bang, bang, il suo cazzo sbatteva sulle mie guance, sul mio viso, sulla mia fronte, ma pian piano iniziava a farsi duro e sotto i miei occhi lo vidi trasformarsi in qualcosa di enorme. Gli schiaffi, diventarono delle percosse: un pezzo di legno duro sbatteva sul mio viso, e iniziava a farmi male, ma lui non volle saperne di smettere. Io ...
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