Come scopare mio suocero... 2
Data: 03/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: cicciobear
... inizierò a farti scendere il cazzo in gola, sentirai fastidio, ti verranno i conati di vomito, ma non ti agitare è la gola che si difende dall’ingresso di un corpo estraneo, un cazzone che ti scende in gola, ecco ora sto toccando le tonsille… sì apri la bocca e tossisci, si fai colare la saliva, si bravo, vomita la saliva, falla colare sulle mie palle, che entra meglio eccolo è quasi tutto dentro ora ti entro tutto.. . ahahah si spompinami con la gola, cazzo siiii… e tutto dentro… “Era tutto dentro e iniziò a tirarlo indietro leggermente e poi rimetterlo dentro, cavoli ero riuscito a ingoiare quei 27 cm di cazzo grosso e largo.
Ebbi bisogno di respirare e mi allentò la presa, fece uscire dalla mia gola il cazzo e poggiò la cappella sul palato inferiore, e potei respirare, ma appena presi respiro, sentii che Gaetano tornava a rifarlo scivolare di nuovo dentro, piano piano scendeva di nuovo dentro la gola, ora avevo meno paura di soffocare e mi rilassai ulteriormente e di nuovo ero pieno, ma questa volta Gaetano iniziò a pompare la mia gola, prima piccoli colpi alle tonsille, poi sempre più forti e con bordate dure e lunghe. Ero in balia del suo cazzo, con il viso che era una maschera di saliva, gli occhi chiusi per la saliva che li copriva, e quel cazzone che mi scopava fino in gola, questa volta riuscii a sincronizzare il mio respiro con la sua scopata. Quando usciva prendevo fiato e quando me lo ficcava fino in gola restavo in apnea. Era fantastico, sentirsi pieno fino in ...
... fondo, sentire le sue palle pelose sbattere sulle mie labbra, sentire il suo pelo sul mio naso era un sogno, avevo in gola quel cazzone. Gaetano, aumentò il ritmo, lo sentivo ansimare di piacere quando me lo faceva scendere in gola e la sua cappella sentiva la stretta del mio esofago. Sentivo il suo godimento farsi sempre più forte, finché mi disse: “Sto per arrivare, ti vorrei sborrare in gola, se non vuoi stringi forte la bocca…” Ma io lo volevo, volevo tutto del suo cazzo e anche il suo sperma doveva essere mio, allargai le labbra e lui capì che poteva sborrarmi dentro… Tirò leggermente indietro il cazzo, e mi esplose in bocca una violenta sborrata. Uno, tre, cinque, sei schizzi tutti dentro la bocca. Un getto forte e potente che sbattendo sul palato mi permise da subito di assaporarlo e inghiottirlo… Ma gli ultimi schizzi li volli lasciare in bocca a fare da brodo al cazzone che continuava a navigare nella mia bocca, stava per uscire ma con le braccia sulle sue cosce non glielo permisi, volevo tenerlo in bocca finché avesse perso la sua consistenza, finché fosse tornato barzotto e molle…
Quel pezzo di legno pian piano diventò più piccolo, più morbido; le mie labbra lo accarezzavano, lo coccolavano per ringraziarlo di quella stupenda esperienza e di quella squisita crema calda e dolce di cui ero stato farcito. Quando fu completamente molle, me lo sfilai e pulendomi con le mani la faccia, mi alzai dal letto e andai ad abbracciare Gaetano che con impeto mi prese la testa ...