1. PIA di nome ma non di fatto


    Data: 04/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Jean Jacques Sborreau

    ... portò fino alla camera "Ci mettiamo sul letto? ti va?" "Si ma lo devo ancora fare", "Ok ti aiuto". Aprii i cassetti e le passai le lenzuola e le federe. Tirammo bene le lenzuola e mentre lei ricopriva i cuscini io tirai fuori la coperta dall'armadio. Una volta fatto il letto, lei si tolse l'accappatoio e si inginocchio sul letto, facendomi il segno di stendermi. Lo feci sdraiandomi a pancia in giù e lei si sedette a cavalcioni all'altezza del mio sedere. Sentivo la sua patatina strusciarmi sulle natiche. "Allora vediamo cosa c'è qui. Dimmi dove ti fa male" le indicai più o meno l'area interessata e cominciò a tastarmi tutta la zona con delicatezza facendo più pressione in alcuni punti "Se ti schiaccio qui ti fa male?" "E qui?" mi fece questa domanda 3 o 4 volte ma diedi sempre una risposta negativa. Mi prese il braccio, me lo piegò all'altezza del gomito portandomi il palmo sul mio fianco e accennò una strana torsione, subito sentii il dolore fastidioso che ogni tanto la notte mi faceva impazzire e glielo comunicai subito "Ecco li si cazzo!" "Ho capito ok" Prese un unguento dalla sacca e se ne versò un po sulle mani e sentii che cominciò a strofinarle tra di loro, poi le appoggiò con delicatezza alla mia pelle e cominciò a massaggiarmi con vigore. Non sentivo dolore e quella manipolazione mi dava sollievo, era chiaro che lei sapesse cosa stesse facendo. Sentivo la presenza della sua figa sempre sul mio culo che seguiva i movimenti che Pia faceva sulla mia schiena. Ero ...
    ... molto rilassato e emettevo dei gemiti di piacere e sapevo che questa cosa avrebbe compiaciuto molto la mia geisha. Mi impastó per bene per un quarto d'ora abbondante: un quarto d'ora dove la mia mente viaggió in un sacco di momenti felici e verso la fine cominciai a rivivere anche quella assurda ma fenomenale serata. Mi baciò sulla schiena dolcemente "Ora vedrai che di notte non ti farà più male, ma non dormire sempre su quel lato." Mi destai dal mio torpore rilassato. "Se ti giri ti massaggio anche il petto" si alzò quel tanto che bastava per farmi girare e poi mi sorrise dolcemente. Riprese la boccetta, si versó ancora del liquido sulle mani e le strofinó nuovamente tra di loro prima di iniziare a impastarmi i pettorali. Si era messa una fascia per capelli mentre ero girato. Stava bene. Sempre con grande maestria mi massaggiava con vigore. Ora potevo ammirarla durante la sua opera, la sue braccia proteste sul mio corpo, che schiacciavano tra di loro i seni enormi. Sentivo ora la presenza della sua fighetta sul mio basso ventre e mi sembrava che in questa posizione venisse più a contatto con il mio corpo. La guardavo e continuavo ad ammirare i suoi meravigliosi meloni. Dopo qualche minuto cominciai a toccarglieli cercando di non intralciarla nel suo lavoro. "Ti piacciono eh?" mi chiese con voce languida la fissai qualche istante, sorrisi e dissi "mi fanno impazzire". Lei arrossii e sentii che la sua patata apprezzó quel complimento. Chiusi un po' gli occhi sempre preso dal mio ...
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