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PIA di nome ma non di fatto
Data: 04/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Jean Jacques Sborreau
... burrasca in alto mare. Io nel frattempo la tenevo forte per il suo culotto tondo. Passarono un paio di minuti prima che riuscisse a parlare "Nessuno mai mi ha scopato così.... Nessuno mi ha mai fatto godere tanto" si tirò su e si sfiló dalla nostra unione e si schiantó sull'altra metà del letto. Era esausta non ne aveva più e io però non ero ancora venuto ma capii che non avrei potuto contare su di lei. Mi innervosii molto questa cosa. Tanto che con un gesto di stizza mal celato mi alzai dal letto e andai in bagno a pisciare. Tornando in sala vidi le sigarette e decisi di fumarmene una e mi rivestiti per uscire nel porticato, intravidi dalla porta della camera le gambe ancora esanime di Pia, e quindi uscii sbattendo la porta. Aveva smesso completamente di piovere e si era alzato un leggero vento caldo che sicuramente avrebbe aiutato a spazzare via il brutto tempo. Mi misi a guardare per qualche minuto il mare che era tutto nero e mosso. Ma il venticello caldo mi accarezzava dolcemente dandomi un senso si sollievo. Presi una sigaretta e la accesi e pensai a quante volte mi ero messo a guardare il mare da quel porticato, in 33 anni: era uno dei miei scorci preferiti. Il nervoso mi stava scendendo e il venticello caldo non permetteva ai pensieri nebulosi di fermarsi nella mia mente. Ero contento di essere in Puglia, di prendere una boccata d’aria dalla routine Milanese e potermi godere un po’ di tranquillità. Avrei rivisto i miei amici di una vita e magari mi sarei goduto ...
... qualche giorno di bel tempo e caldo e mi sarei ricaricato un po’ e magari quei giorni lontano da Vale ci avrebbero fatto bene. Sentii la porta aprirsi e chiudersi: Pia era in accappatoio e aveva anche una coperta addosso. Mi si avvicinò e attaccandosi al mio braccio disse dolcemente “Che meraviglia il vento caldo, domani il tempo sarà bello” mi diede un bacio sulla guancia e disse “Mi fai fare un tiro?” la guardai e le avvicinai la sigaretta quasi finita ormai alle labbra tirò, poi feci l’ultimo tiro e la gettai. L’abbracciai e lei si avvinghiò a me, e dopo poco mi baciò in modo molto dolce e sensuale. In poco quel bacio si trasformò di nuovo in un limone passionale. “Fesc fridd Michè entriamo?…e poi dobbiamo pensare ancora a te” Che brava puttana che era Pia, sapeva che con quella frase mi avrebbe subito riattivato. Entrammo e mi accorsi che dentro la temperatura era davvero alta, d’altronde erano ore che eravamo completamente nudi. Cominciai a spogliarmi appena entrato nell’ingresso della sala mentre Pia lasciò la coperta sul divano e andò a mettersi sul letto, dove a carponi stava sistemando i cuscini. Mentre era in quella posizione l’accappatoio si alzò permettendomi di vedere la sua figa gonfia in posizione cagnolino. Fu il richiamo, mi avvicinai la presi per le sue tonde chiappe e ficcai la faccia sulla sua patata, cominciando e baciarla e leccarla. “MMMmmmmmmmmm seeeeeee” che buon sapore che hai anche tu Pia bella. La mia eccitazione si ripresentò con tutta la sua forza e ...