1. 05. luca – sono una troia?


    Data: 06/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69

    Grazie alla mia voglia di fare e alla mia…. intraprendenza, mi ero accaparrato il lavoro al pub. Avevo quindi un piccolo stipendio e decisi finalmente di iscrivermi in palestra. Avevo bisogno di stare un po' in movimento, ma soprattutto quella era una buona occasione per gustarmi qualche bel figo.
    
    Effettivamente devo dire che di bei tipi ce n'erano parecchi. Era un piacere per gli occhi vedere i loro muscoli strizzati in magliette e canottiere aderenti, ammirare gambe tornite, gettare l'occhio su pacchi più o meno sostanziosi. Qualcuno aveva anche un gran bel viso. Inutile dire che la parte che preferivo dei miei allenamenti in palestra era quando andavo negli spogliatoi. Lì con una certa non chalance (anche se a volte devo ammettere che era davvero difficile mantenerla), riuscivo a guardare di sfuggita un bel po' di piselli. Ce n'erano per tutti i gusti. Qualcuno devo dire abbastanza deludente, soprattutto se pensavo alla figaggine del proprietario, ma altri davvero da rimanere a bocca aperta. Soprattutto uno. Innanzitutto il tipo davvero carino.
    
    Chiaro di carnagione, capelli corti ricciolini (lo so, ho una passione per i riccioli!!!), molto carino in viso, bel fisico atletico. Ma il pisello era qualcosa di favoloso, tanto che a differenza che con gli altri non riuscivo proprio a staccargli gli occhi di dosso. E infatti mi aveva sgamato a fissarlo. E, sorpresa, mi sorrideva, ma non maliziosamente. Forse era lusingato dal fatto che mi piacesse il suo pisello. Era ...
    ... chiaro come il resto del suo corpo, cicciotto e abbastanza lungo, si adagiava sullo scroto. E la cappella rimaneva in parte scoperta. Ogni volta mi incantavo.
    
    Quel mercoledì arrivai in palestra più tardi del solito, intorno alle 20. Avevo avuto lezione fino alle 18, ma poi dovetti andare anche dal medico e quindi mi ridussi ad andare a quell'ora. Avevo poca voglia a dire il vero, ero abbastanza stanco, ma l'idea di quanta fatica mi costava l'abbonamento mi convinse ad andarci. Entrai negli spogliatoi, la solita sfilata di piselli penzolanti a cui dare un'occhiata sfuggente. Cominciai a cambiarmi e mentre mi infilavo la tenuta da allenamento, si aprì la porta ed entrò il mio bel ricciolino! Una piacevolissima sorpresa, visto che anche lui solitamente veniva al mio orario. Finii di vestirmi ed entrai in sala attrezzi. Dopo 5 minuti fu la volta di Ricciolino. Facemmo i nostri esercizi e mi accorsi che una volta arrivato a metà scheda la sala si era parecchio svuotata, visto che ormai erano le 9 passate. Caso volle, però, che a un certo punto Ricciolino dovesse usare lo stesso attrezzo che stavo utilizzando io. Si avvicinò, mi sorrise e mi chiese se potevamo alternarci. Ovviamente acconsentii. Da vicino era ancora più carino! Potei ammirare i dettagli del suo viso e mi resi conto che era senz'altro più grande di me, intorno alla trentina d'anni. Incoraggiato dal fatto che c'era ben poca gente, cominciò a parlarmi. Si presentò, si chiamava Gabriele. Immediatamente pensai che, se non ...
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