1. 05. luca – sono una troia?


    Data: 06/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69

    ... fosse stato per i capelli scuri, sarebbe potuto essere la personificazione dell'Arcangelo Gabriele. Chiacchierammo amabilmente fino alla fine della nostra scheda, una mezz'oretta più tardi.
    
    Ci recammo entrambi negli spogliatoi e notammo che eravamo gli unici due ragazzi rimasti. Cominciammo a spogliarci e una volta nudi andammo verso le docce. Gli guardavo il pisello ciondolante ma, forse per il fatto che eravamo soli, lo facevo molto più fugacemente del solito. Solamente quando lui chiuse gli occhi per fare lo shampoo, mi misi a fissarlo. Era favoloso!
    
    "Ti piace?", mi chiese, risvegliandomi dal mio stato di trance.
    
    "Eh? N.. no, ehm…", cominciai a farfugliare, mentre una vampata di calore mi saliva in viso, senz'altro diventato rosso peperone.
    
    Si mise a ridere. "Ma che fai, t'imbarazzi pure? Cosa credevi, che non me ne fossi accorto che ti piace? Tutte le volte me lo fissi!", esclamò sorridendo.
    
    "Sc.. scusa", sussurrai, in preda all'ansia, timoroso di una sua reazione violenta.
    
    "Ma di cosa ti devi scusare? A me non dà fastidio. Anzi! Sono ben contento che il mio pisello ti piaccia!", esclamò. "Vuoi toccarlo?", mi propose sfacciatamente.
    
    Io alzai la testa e incrociai il suo sguardo. Mi sorrise ancora una volta e ricambiai. "Sì", sibilai.
    
    Si fece più vicino, afferrò il mio polso e l'abbassò all'altezza del suo inguine. Aprii la mano e afferrai il membro flaccido. Era lungo, gonfio e morbido. Sentii una fitta al mio inguine e il mio cazzo ...
    ... indurirsi.
    
    Gabriele sospirò. "Oh sì, muovi la mano così, bravo!", mi incoraggiò. In breve tempo il suo cazzo era al massimo del suo splendore. "Ti va di succhiarlo in po'?", mi chiese in maniera retorica.
    
    Risposi con un cenno del capo e mi piegai sulle gambe, trovandomi così a pochi centimetri dalla fonte della mia eccitazione. Sospirai di meraviglia. Era forse il più bel cazzo che avessi mai visto. Lungo una ventina di centimetri, bello spesso, con una vena in rilievo che lo percorreva in tutta la lunghezza. Ciliegina sulla torta, una grossa cappella a fungo, grossissima, che col suo colore rosa acceso faceva da contrasto al bianco del tronco.
    
    Aprii la bocca per bene e accolsi la cappella, già sugosa. Sentii scattarmi una molla dentro e mi trasformai. Da timido e timoroso liberai tutta la mia voglia e il mio desiderio. Presi a succhiare e a leccare quel cazzo con impeto, mugolando senza alcun ritegno. Gabriele rimase piacevolmente sorpreso dal mio cambiamento e cominciò a incitarmi: "Oh, wow!!! Che bocca! Mamma come sei bravo! Continua così, mi stai facendo impazzire!!!". Dopo poco però lo sottrasse dalla mia bocca. "Basta cazzo! Così mi fai sborrare!", esclamò.
    
    Mi sollevò, mi girò e appiccicò il mio corpo alle mattonelle della doccia. Si abbassò, allargò le mie chiappe e con la lingua tastò il mio buchetto. Gemetti e sospirai. Spinsi un po' in modo da allargare lo sfintere. "Oddio che roba favolosa!!!!", e si tuffò letteralmente a lavorarmi il culo. Cominciai a gemere, forse ...
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