1. 05. luca – sono una troia?


    Data: 06/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay

    ... sciogliermi, ché sarebbe andato tutto bene. Tornai a stuzzicargli i capezzoli e in un attimo Gabri si riscaldò. Si sdraiò sul divano e in un lampo gli abbassai pantaloni della tuta e boxer, facendo rimbalzare sull'addome il suo cazzone già ritto. Lo imboccai e presi a succhiare di buona lena, con la piena approvazione di Gabri. Poi mi spostai sulle sue belle palle grosse, prendendole in bocca. Gabri ne approfittò per stringere alla base il cazzo. La cappella, già enorme, si ingrossò ancora di più, quasi a voler scoppiare, e una goccia di precum fece capolino. Fantastico… "Oddio!", mugolai, e mi precipitai sul glande per far mio quel succo gustoso. A un tratto Gabri si alzò leggermente e mi massaggiò la schiena fino ad arrivare alle mie parti basse. Abbassò pantaloni e boxer e diede una sculacciata al mio culo. Urlai, per quanto potessi col suo cazzone piantato in gola. Continuò con un massaggio, fino poi ad aprire le mie chiappe, mettendo in mostra il mio buchetto ansioso di farsi aprire. Dalla sua poltrona, Alex aveva una visuale perfetta. Riconobbi la sua voce: "Oh, porca troia!!!!". E dopo qualche secondo il rumore di una cintura che veniva slacciata e di una zip che veniva abbassata.
    
    Gabri però in quella posizione era scomodo. Quindi si riprese il suo cazzo e, lasciandomi a quattro zampe sul divano, si alzò e si posizionò dietro di me, riprendendo a lavorarmi come si deve il culo. In quel momento Alex si alzò dalla sua poltrona e si piazzò davanti a me, brandendo ...
    ... la sua sciabola. Riuscii finalmente a farla mia, anche se non del tutto. Almeno per quanto riguardava Alex, Gabri aveva ragione. Era un cazzo scuro, lungo intorno ai 18 cm, con la particolarità della base veramente larga e la punta invece più sottile. Mi diedi da fare e anche il mio nuovo amico apprezzò. Nel frattempo sentii che Gabri trafficava dietro di me: stava aprendo la bustina di un preservativo. Lo indossò e si abbassò velocemente, il tempo di sputare un'ultima volta sul mio sfintere. Appoggiò la cappella e cominciò a spingere. Fece due, tre tentativi, ma la cappella era troppo grossa e scivolava. "Ma vaffanculo!", cominciò a imprecare. "Luca, spingi in modo da allargare lo sfintere, altrimenti non riesco".
    
    Obbedii. La sua intuizione era giusta, dato che finalmente riuscì a entrare. Me ne accorsi all'istante. Un dolore lancinante, la mia rosellina sembrava si stesse lacerando. Mollai il cazzo di Alex e urlai. "Ahiaaaa! Cristo santo, esci! Aiuto!". Ma Gabri non uscì, temendo forse che una volta uscito non sarebbe più riuscito a rientrare. Però si fermò. Io, memore della tecnica con cui Omar aveva introdotto il suo mostro nel mio culo, invitai Gabri a massaggiarmi lo sfintere e devo dire che col passare dei secondi sentii il dolore affievolirsi.
    
    Quindi avvertii che il cazzo cominciava a farsi strada dentro di me lentamente e, fortunatamente, senza dolore. Ripresi allora il mio lavoro di bocca e mi ritrovai trapanato da due cazzi contemporaneamente. Cominciavo a ...
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