Sex in the Work
Data: 23/10/2017,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: iranes, Fonte: RaccontiMilu
... perché lei dava il duecento per cento ogni giorno, era stanca a fine giornata, ma valeva la pena per renderlo fiero di lei. Lo sapeva che lui era fiero di lei, le scriveva un sms ogni giorno, quel messaggio ogni giornata non faceva altro che renderla felice, lo aspettava non solo per poterlo leggere, ma per perdersi nelle parole, costruire pensieri e futuri, lo aspettava per sognare.Una sera, una delle ultime sere, spense la luce del suo ufficio e si avviò per chiudere l'ufficio quando si accorse della luce che filtrava dall'ufficio di Giacomo e si avvicinò curiosa«Entra, entra» le disse l'uomo dall'interno. Non si era neanche accorta che era arrivato, com'era possibile? Da quanto era lì? Quante altre volte era successo?«Ecco...- iniziò a dire Carla in un attacco di timidezza- io stavo...ehm...andando a casa. Tu...-si fermò a riprendere fiato- resti qui?» riuscì a dire alla fine. L'uomo non smise di leggere i fogli e prendere appunti«Vai al bar e aspettami lì» si sentì volare, la voleva incontrare, di nuovo. Giacomo, l'uomo più bello e bravo che avesse mai conosciuto, la voleva incontrare di nuovo. Aveva ascoltato ogni minima chiacchiera che si era detta in quel periodo in ufficio su di lui, dal fatto che fosse omosessuale perché non era mai in giro con una sola donna, ma lei sapeva il perché, del fatto che fosse superdotato, c'era chi lo aveva soprannominato Big Giacomo per questo. Si sentiva bagnare e se le avesse proposto di fare sesso? Forse non era il caso di correre ...
... così tanto con la fantasia, ma poteva accadere. Perché non sarebbe dovuto accadere? Erano due adulti consenzienti«Prima di andare,- la richiamò alla realtà Giacomo- dammi le tue mutandine» rimase sconvolta da quelle parole, da quella richiesta così inaspettata. Il suo cuore batteva all'impazzata, le tempie le pulsavano, le aveva davvero chiesto le mutandine? Se le doveva togliere in quel momento? Davanti a lui? Stava ancora pensando quando lo vide alzarsi e andarle incontro, istintivamente al ricordo di quanto accaduto nel bagno si cominciò a spogliare per accontentarlo, quasi tremava quando lui le arrivò davanti, prese le mutandine che Carla porgeva nella mano tesa quasi a volerlo allontanare dai suoi vestiti e senza dire una parola le schioccò un dolce bacio a stampo sulla guancia, poi infilò le mutandine in tasca e andò verso i bagni. Sconvolta, Carla si avviò verso il locale senza mutandine e con una notevole eccitazione addosso. Guardava con insistenza l'orologio, preso il bar avrebbe chiuso e lui non era venuto, si sentiva delusa, era in un'ambiente a lei ostile, in cui era a disagio, senza mutandine e...ed era eccitata, tremendamente eccitata.«È libero questo posto?» chiese una voce improvvisamente«Oh, certo Giacomo» rispose rapida Sara facendolo accomodare tra lei e Carla. Giacomo, ordinò un cocktail e rimase lì tutto il tempo a chiacchierare con gli altri, senza degnare di uno sguardo la povera ragazza alla sua sinistra. Tutto il contrario di quella alla sua destra che ...