1. La Coinquilina cap. 17


    Data: 08/07/2019, Categorie: Etero Autore: Saretta

    ... un uomo. Quel voyeurismo consenziente non era altro che un gesto di infinita complicità che Sara si era presa senza chiedere il permesso. Avrebbe voluto sentire rabbia, invece sentì profonda voglia di baciarla, così come baciava Bea. Ma non lo fece. Bea...quello che le aveva appena fatto non era certo da premio per la correttezza. Uscire con una donna che gli piacesse per Gustavo doveva già essere sinonimo di fedeltà. No, non era giusto. Doveva interrompere quelle abitudini sessuali deviate. “Sara io…..non posso più farlo...considerala come l’ultima volta” Sara, ancora sporca dei suoi umori e di Gustavo si voltò con aria interrogativa. “Perché? Cos’è successo?” Gustavo le raccontò dell’incontro con Bea, di quanto ci tenesse e della sensazione di poter concludere qualcosa di serio con quella ragazza. Lo fece finire e lo guardò serena “Sì ma...cosa c’entro io? Insomma, io e te facciamo solo sesso. Non ti ho mica chiesto di sposarmi”. A quelle parole Gustavo si irritò. “Come sarebbe a dire che facciamo solo sesso? Cos’è che non capisci? Se frequento un’altra donna non posso tradirla!!” Sara scoppiò a ridere. “O mio Dio Gustavo…...non vorrai dirmi che credi nella monogamia vero?” In quel momento sembravano su due pianeti distanti anni luce. “Ma che discorsi fai? Se stai con qualcuno fai sesso con quella persona e basta!” Sara diventò seria senza però alterarsi. “Lascia che ti dica una cosa Gus….se fossi io la tua ragazza non ti chiederei mai di essermi fedele sessualmente. ...
    ... Vorrei che tu mi fossi fedele nei progetti che abbiamo in comune, nel rispetto della nostra indipendenza, nell’onestà di dirci sempre quello che pensiamo. Ma il sesso è solo un aspetto ludico che potremmo condividere anche con altri, senza per questo volerci meno bene. Ci sarebbe gente meno frustrata se fosse accettato dalla società. Ma la società siamo noi e se non cominciamo noi a cambiare certi standard...beh, non possiamo pretendere che lo facciano gli altri. Comunque sia non pretendo che tu la veda allo stesso modo quindi e per il discorso appena fatto, lo rispetterò, proprio perché ti voglio bene e ci tengo a te”. Gustavo non seppe cosa rispondere. Sara aveva forse ragione? La monogamia era davvero qualcosa di assolutamente anacronistico? Aveva appena avuto un portentoso orgasmo con un’altra donna, eppure non sentiva di voler meno bene a Bea o non desiderare di costruire qualcosa con lei. Si alzò per andare in bagno e farsi una doccia, riusciva a riflettere meglio sotto lo scroscio dell’acqua. Si portò dietro il telefono. Cinque chiamate perse di Bea lo misero un po’ in ansia. Le scrisse un messaggio frettolosamente “Scusami, ho avuto un piccolo impiccio in casa, tutto risolto. Non preoccuparti. A domani, un bacio”. Si sentì pericolosamente colto in fallo, ecco il tradimento di cui aveva appena parlato Sara. Non era il rapporto avuto con lei la cosa più grave, ma averle mentito. Una relazione che inizia con una menzogna, inizia con la piega sbagliata. Ma come al solito, ...
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