1. London walking


    Data: 08/07/2019, Categorie: Trans Autore: IoTuaAmante, Fonte: Annunci69

    ... quanto non avesse mai avuto fiducia in qualsiasi altro uomo. La resistenza iniziale del buchino si tramutava in elasticità e l’apertura consentiva all’uomo di entrare e uscire a suo piacimento, godendo di quell’orifizio umido, voglioso e caldo. Max era premuroso, sceglieva la posizione più comoda per entrambi; la faceva stendere sul fianco e affondava la lancia che non aveva nulla di pericoloso. Lei resisteva ore a sentirlo dentro e a concentrarsi sul piacere che, partendo dalle pareti dell’orifizio e dall’interno del suo ventre, si diffondeva fino alla testa, fino ad eliminare qualsiasi tentativo di pensare e di analizzare quanto le stesse accadendo. Nelle pause le parlava di sé della sua vita, Emma lo ascoltava raccontare ammirata cercando di memorizzare tutto e di trarne insegnamento. Da lui poteva solo imparare. Riflettevano, inseguivano i pensieri, ne eliminavano altri per il poco tempo che sempre avevamo a disposizione. Riprendevano vecchi discorsi, leggevano…
    
    La sera prima avevano assistito all’Amleto allo Wyndham's theatre. Non che fosse necessario vedere l’Amleto a Londra, in fondo entrambi avevano visto la tragedia per conto loro disparate volte, ma quando sarebbe ricapitato di ammirare la recitazione di Jude Law nel ruolo del Principe di Danimarca? Emma era euforica, Max come al solito pienamente padrone delle sue emozioni ma sempre curioso come un giovane adolescente. Il suo era un modo raffinato ed esclusivo di guardare il mondo. Vedeva gli altri come la ...
    ... natura vede noi tutti, senza pregiudizio alcuno, le aveva detto.. A lei piaceva averlo con se così, si sentiva fortunata a beneficiare di qualità così uniche e potenti, adorava camminargli accanto con le mani riparate nelle tasche del lungo cappotto nero col collo sciallato. La sua presenza la inorgogliva. Si sentiva improvvisamente bella e sicura di sé. Erano una coppia perfetta, credeva lei. Si muovevano l’uno accanto all’altra all’unisono senza esitazioni o bisogno di spiegarsi. Si parlavano senza parlarsi. Insieme godevano di tutta la sintonia che potevano infondersi a vicenda.
    
    Amleto è Amleto, ma il suono del nome Laerte la rendeva sempre ultrasensibile. Avvertiva i brividi su tutto il corpo, una vestaglia di pizzo nero ricamata di brividi, ma principalmente sui piccolissimi seni appena abbozzati. Quando si sentiva presa in quel campo elettrico sorgeva il bisogno istintivo di accavallare le gambe e stringere tra le cosce i suoi testicoli e il suo pene che lei viveva come un clitoride, il lungo corpo flessuoso si contorceva in sinusoidi e spire, le membra potevano distendersi fino ad irrigidirsi. Fu in quel preciso istante che il polso di Emma sfiorò la patta di Maxwell, il Bene Massimo. La donna non ritrasse il braccio, anzi continuò a sfiorare quel punto sensibile facendo roteare il braccio per sentire che tutta la pelle del polso potesse percepire il volume della patta. Ci sposto il palmo della mano ma senza fare il gesto di afferrare e poi il dorso della stessa in uno ...
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