1. Le scarpette argentate thailandesi


    Data: 10/07/2019, Categorie: Trans Autore: verdissimo, Fonte: Annunci69

    ... tempo, con le ginocchia sale sul materasso, poi si erge sulla punta dei piedi e si accovaccia sopra di me e riprende a cavalcarmi. Carica In questo modo tutto mio peso e parte del suo sulle mie scapole mentre le mie natiche e le mie gambe sono rivolti allo zenit. Mentre la guardo sopra di me, con speranza aspetto che un filamento di saliva fuoriesca dalla sua bocca, ciò non è improbabile in certe situazioni, perché sicuramente avrebbe centrato mia. Mi sembra bellissima con il suo taglio di capelli femminile e le sue tette al silicone che ciondolano al ritmo di tutto il resto, mentre copula come copulerebbe un uomo al suo massimo. Esteticamente tutto è perfetto.
    
    La sento venire. Con una mano mi stringe forte un polpaccio e con l’altra lo scroto. Sento il suo gemito propagarsi nella stanza e percepisco fisicamente su di me i suoi sforzi di entrarmi ancora più dentro, come se per tutto il tempo avesse lasciato una parte del mio retto intatta per il gran finale, ma non c’era. Sento addirittura il suo seme scaldarmi dentro. Va su e giù più volte e ogni volta é un nuovo affondo ma non è altro che un'illusione che tutto non sia finito. Poi rallenta, sfila il muletto e me lo mette in bocca affinché glielo pulisca. A mia insaputa, probabilmente tra una scena l'altra e chissà se per aumentare il piacere o perché si era rotto, da tempo non indossava il preservativo e in bocca ho tutto il sapore di quella serata: il cazzo, lo sperma, il retto, le scarpette argentate… e sono esploso ...
    ... schizzandomi sul ventre e sul torace, e nella coperta attorno. Eccome sono esploso…!
    
    CAPITOLO 6 _________________________________________________________________________
    
    Come è facile immaginare, dopo l’esperienza con Mona, ogni volta che mi portavo in stanza una maschietta non era escluso che durante le pratiche iniziali albeggiasse in me la voglia incontenibile di offrirle il mio sfintere e tutto quello che c’era dietro. Ciò poteva dipendere da l tipo di erezione con cui mi trovavo a che fare e dalla libido che questa scatenava su me; oppure semplicemente poteva dipendere dall’odore che si diffondeva tra un inguine e l’altro.
    
    Talvolta, invece, la necessità di soddisfare questa mia voglia arrivava senza preavviso durante il giorno e non necessariamente mentre stavo stringendo un uccellino. Succedeva così che tramite lo smartphone inviassi un messaggio ad un ladyboy che si distingueva fra quelli che conoscevo perché, le volte precedenti, su di me non aveva risparmiato il suo membro eretto e aveva dimostrato di saper ritardare l'eiaculazione e quindi di voler godere alla grande. Avevo bene in mente quindi che, se ci fosse stata la possibilità di vederci, di certo il mio culo sarebbe stato il protagonista della serata.
    
    A dire il vero, ciò che inviavo non era un messaggio scritto ma solo una foto oscena del mio nudo didietro con tanto di sfintere bene in vista, se non in primo piano, e ogni volta era diversa e presa appositamente solo un attimo prima nella mia stanza. ...
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