1. Le scarpette argentate thailandesi


    Data: 10/07/2019, Categorie: Trans Autore: verdissimo, Fonte: Annunci69

    ... modo ma perché sono coloro verso cui sono particolarmente sensibile), non mi riferisco a quelli che sono alti più della media di noi uomini, e, come se ciò non bastasse, con un tacco di 10/12 centimetri, trucco pesante, e altre bizzarrie.
    
    Tanto meno mi riferisco a quelli che si presentano per strada in branchi per fare chiasso e che ricorrono agli approcci più volgari, e non sempre solo verbali, per richiamare l’attenzione degli uomini che passano, ahimè, lì accanto. Mi riferisco invece a quelli più discreti, di misura small e slender (minuti e snelli), con piedi gentili, graziosi per loro natura e con un viso così pulito nella loro prima giovinezza che non hanno bisogno del make-up per farti girare istintivamente la testa verso di loro quando li incroci per strada. Sono i gioiellini, come li chiamo io; o l’acqua quieta che fa crollare i ponti più forti, sempre come direi io.
    
    Amo talmente questi esseri, e non solo fisicamente, che quando ero in quel paradiso ne facevo strage. Nella stessa notte ero capace di portarmene in stanza fino a tre distinti in orari diversi (ciò però è successo solo raramente), seppure nel pomeriggio precedente si era svolto un precedente round. Oppure, come è facile immaginare, ne portavo due alla volta; ma ciò non è capitato spesso perché a me piace avere il controllo della situazione e quando hai a che fare con due di loro contemporaneamente, ciò difficilmente è possibile. Questo continuo andirivieni che si svolgeva nella lobby e nelle scale ...
    ... dell'hotel dove alloggiavo era tale da far sorridere in modo più o meno velato e a mo' di intesa lo staff. Ero insaziabile perché sapevo che un giorno non lontano sarei dovuto tornare a casa dove avrei patito le pene dell’inferno per l’astinenza.
    
    CAPITOLO 2 _________________________________________________________________________
    
    Così, nell’aprile di un certo anno, circa a mezzanotte, mentre camminavo dalle parti del grande molo di cemento vicino all’area più movimentata e rumorosa della città (a questo punto qualcuno potrebbe indovinare dove mi trovassi), individuo un gioiellino. Non era la prima volta che lo vedevo in quei giorni. Non potevo non accorgermi di lui/lei perché era un vero un gioiello con fattezze tipicamente orientali, come gli zigomi alti e appena pronunciati, e con gli occhi che, seppure grandi, erano più da vietnamita che da thailandese. Aveva i capelli neri che sfumavano in rosso verso la fine, mossi e lunghi fino alle spalle, e non mi dispiaceva per niente il suo musetto che enfatizzava la bocca.
    
    Ad essere sincero non era la fine del mondo sebbene, e questo per me è un punto importante, mi deliziava la misura del suo corpo che era a metà strada tra la media e la small. E a proposito del corpo, non era un fuscello con gli arti gentili e, benché apparisse femminile e slanciato, aveva qualche chilo di troppo e le braccia non erano quelle di una fanciulla in età scolare. Ma la sua postura disinvolta con le gambe rilassate gli conferiva una sensualità ...
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