1. Iniziazione sessuale in convento


    Data: 23/10/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: marcosala, Fonte: Annunci69

    ... ad accarezzarmi i seni ed i capezzoli, facendomi apprezzare ulteriormente quello che stava facendo il prete dentro di me. Questo gioco continuò per circa 20 minuti. Vedevo che si stava divertendo mentre diceva alla Madre quanto ero brava. Gli disse anche che era un peccato che non poteva godere di me e del mio corpo come lo stava facendo lui. Lei gli rispose: “ Lo farò a tempo debito, le sarà insegnato come far godere le donne e sarò io personalmente a verificare i suoi progressi. Poi, come sai ci sono altre due suore iniziate e lei verrà introdotta al servizio come loro. Ora non voglio privarti dei suoi piaceri, forse posso convincerla a darti conforto ogni tanto.” “lo spero” disse “Questa è la migliore delle vergini che tu mi hai proposto, ultimamente ho dovuto accontentarmi due chierichetti.” “Non preoccuparti, al momento ne ho altre due eccellenti.” Non potevo credere alle mie orecchie, due persone tra le più stimate della comunità che facevano sesso con novizie e chierichetti. Mentre loro chiacchieravano io capivo che cominciavo ad avere quelle sensazioni che ti conducono all’orgasmo, così iniziai a muovermi, per quel poco che potevo, per sentire meglio il pene dentro di me ed avere un orgasmo più intenso. La Madre capì quello che stavo facendo e mi chiese se stavo venendo, annuii e lei disse: “Dai, rendila felice! Falla godere e mandala in paradiso.” Allora lui cominciò a pomparmi sempre più velocemente, capivo che anche lui stava provando le sensazioni che portano ...
    ... all’orgasmo così come le stavo provando io. Raggiunsi l’orgasmo ed emisi i gemiti di piacere tipici del momento. Contemporaneamente a me, anche Padre Marco cominciò a emettere gemiti e grugniti inondando la mia vagina di una sostanza viscida e bagnata. Era il suo sperma pronto a fecondare il mio uovo. Stava facendo un bambino con me. La Superiora si accorse di quello che stava succedendo e della mia paura allora mi disse: “Non preoccuparti cara, lui non può fare dei bambini, altrimenti ci sarebbero uno stuolo di bastardi qui in convento. Ti manderò l’infermiera che ti spiegherà come lui non potrà mai essere un vero padre.” Mi fu permesso di rimanere distesa su quello strano catafalco per qualche minuto, quindi vidi entrare l’infermiera. Nelle mani aveva una siringa, dopo avermi disinfettato un gluteo mi face l’iniezione, dopo qualche secondo comincia a riprendere completamente i miei sensi. Padre Marco e la Madre Superiora se ne ritornarono in sacrestia lasciato lì i loro vestiti e, dai rumori che sentivo, suppongono abbiano continuato a fare ciò che avevano iniziato qui con me e che Padre Marco aveva fatto a me. L’infermiera sorreggendomi in quanto ancora intontita, mi accompagno nell’ambulatorio dove mi fece fare una doccia. Mi spiegò anche che c’era ancora dello sperma nella mia vagina e che mi sarebbe colato fuori durante la notte, di non spaventarmi se avessi visto del liquido uscire. Mi spiegò anche che Padre Marco non poteva fare figli perché si era fatto un vasectomia, ...
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